Succede a Catania e provincia: 12 dicembre MATTINA

Succede a Catania e provincia: 12 dicembre MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni eseguite dai carabinieri a Catania e provincia nelle ultime ore:

  • I carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il 25enne catanese Andrea Florio, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Sembra che si stesse attivamente adoperando per porre in essere una fiorente attività di spaccio tra le vie Sant’Elia e Santo Botticelli a Gravina di Catania. Ipotesi scongiurata dai militari che, pedinandolo e osservandolo, hanno scoperto come il pusher, per eludere i controlli delle forze dell’ordine, avesse sfruttato la vegetazione e i muri in pietra lavica esistenti nelle strade per nascondervi la droga da piazzare successivamente alla clientela. Durante uno di questi “prelievi”, il dispositivo d’osservazione ha deciso di intervenire precludendo le vie di fuga al pusher il quale, giunto a bordo di uno scooter Honda SH, vedendo i carabinieri ha tentato, invano, di sfondare il blocco creato con le auto di servizio dai militari, andando a collidere con una di queste e finendo a terra per l’alta velocità. Illeso, è stato sottoposto a una perquisizione personale, che ha consentito di trovare e sequestrare: 68 dosi marijuana (circa 100 grammi), nonché 195 euro in contanti, suddivisi in tagli da 50, 20, 10 e 5 euro, presumibilmente incassati dalla pregressa vendita dello stupefacente. La droga, il denaro e il motociclo – privo di copertura assicurativa – sono stati sequestrati, mentre Florio, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.
    Andrea Florio

 

  • I carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Paternò hanno arrestato due catanesi di 19 e 20 anni, poiché ritenuti responsabili di tentato furto aggravato in concorso. L’equipaggio della gazzella, impegnato nel controllo del territorio, in special modo ai reati predatori commessi in aree rurali, ha sorpreso i due giovani armeggiare vicino a uno scooter parcheggiato in una stradina adiacente il cimitero comunale. Alla vista dei militari, i soggetti sono fuggiti nascondendosi tra la vegetazione dove, poco dopo, sono stati scovati e accompagnati nuovamente sulla predetta traversa. Qui hanno addotto delle scuse poco plausibili circa la presenza di quel motociclo Honda SH il quale, secondo la loro versione, era stato rubato a uno dei due a Catania e che da poco erano riusciti a riconoscere, seppur i presunti ladri avessero apposto un’altra targa. È bastato poco ai carabinieri per associare la targa al mezzo e al legittimo proprietario, un cittadino mottese, cui era stato rubato poco prima lo scooter in via Papa Giovanni XXIII, e sul quale i due ladri stavano sostituendo la centralina per avviarne il motore e portare a termine il furto. Il motociclo è stato restituito al legittimo proprietario, mentre i militari hanno sequestrato la centralina elettronica contraffatta, comunemente utilizzata dai ladri per il furto degli scooter.

 

  • I carabinieri della stazione di Caltagirone hanno denunciato un clochard di 41 anni, di origini francesi, poiché ritenuto responsabile di danneggiamento. Adesso ha un volto il danneggiatore seriale che dallo scorso mese di novembre a oggi ha messo a scompiglio il centro di Caltagirone, danneggiando gli specchietti retrovisori di numerose auto in sosta. Sembra che l’uomo, urlando senza alcun ragionevole motivo, agisse sotto effetto di una sorta di raptus motorio che si placava quando, con dei calci ben assestati, riusciva letteralmente a sradicare gli specchietti dal loro naturale alloggiamento. La collaborazione tra cittadini e carabinieri, ha consentito a questi ultimi di acquisire numerose testimonianze che convergevano tutte sull’odierno denunciato, collocato fisicamente in tutti i luoghi dov’erano stati perpetrati i danneggiamenti. Difatti, alla fine, è stato sufficiente mostrare un’immagine dell’uomo ad alcuni testimoni per avere la certezza che si trattasse della stessa persona che in più occasioni si era reso responsabile del riprovevole gesto, l’ultimo in ordine di tempo commesso all’interno di un parcheggio in via Santo Pietro.