CATANIA – Le donne catanesi sono vicine alla giovanissima cittadina che ha subìto la violenza sessuale alla Villa Bellini.
Chiedono al prefetto di Catania di essere ricevute per manifestare grande preoccupazione in merito alla tutela della città. La sicurezza ha intrapreso una pericolosa discesa sociale, economica ed etica.
Per questo motivo, mercoledì 7, alle ore 17,30, le donne provenienti da diverse organizzazioni tra cui Cgil, Udi, la Ragnatela Città Felice, Fare Stormo – il Cerchio delle Donne, Femministorie, ANPI, Memoria e Futuro, Rete Restiamo Umani, Rete Studenti Medi, SUNIA Catania e Sicilia e UDU, si daranno appuntamento di fronte alla Prefettura.
“Ti arrivi il nostro abbraccio, sorella. Ti arrivi la nostra solidarietà e la nostra rabbia – scrivono -. Non ti lasceremo sola. Non consegneremo te e le donne della nostra città alla cultura dello stupro, della violenza sul nostro corpo, della sessualità tossica, del dominio sull’altro, del femminicidio. Chiediamo attenzione e rispetto delle regole, controllo e ascolto, servizi per le donne. Chiediamo alle istituzioni un risveglio civile. Chiediamo maggiore sicurezza per tutte e tutti”.
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