Strutture non idonee e mancanza di personale: i vigili del fuoco di Catania organizzano un sit-in

CATANIA – I vigili del fuoco di Catania hanno organizzato un sit-in davanti la sede centrale di via Cesare Beccaria a causa delle carenze strutturali e igienico sanitarie su tutte le sedi e anche a causa della mancanza di personale.
Tale mancanza è causata da un corso che, secondo quanto riportato dai pompieri in un comunicato, leverà per più di un mese 30 unità, oltre le 128 attualmente mancanti.
“Da anni, questa OS, rivendica le criticità del comando dei vigili del fuoco catanesi. Nel gennaio del 2019 un tentativo di conciliazione, dopo che era stato dichiarato lo stato di agitazione, aveva fatto ben sperare che qualcosa potesse cambiare, invece no. Conclusasi la fase emergenziale post sisma, il comando di Catania si è trovato i problemi vecchi, più quelli del dopo sisma. Il mese di aprile sarà veramente “nero”: un programma, un corso Csq che leverà per più di un mese ulteriori 30 unità al soccorso tecnico urgente che vanno ad aggiungersi alle 128 che già mancano. La cosa più allarmante è che non ci sono più autisti, quelli esistenti sono esausti e spesso vengono usati i Csq, che vengono meno ad altro servizio e, oltre a non essere la loro mansione quotidiana, portano ulteriori rischi”.
“Detto personale è indispensabile per la composizione della squadra e dei mezzi di supporto. Cosa è stato fatto per sanare la criticità? Lo stato di agitazione provinciale con successiva conciliazione (che ha portato allo sciopero, viste le  scadenti risposte) sono l’espressione dell’interesse verso la categoria, infatti domani si è deciso di dare un forte segnale (non sarà l’ultimo sicuramente), con  un sit in davanti la sede centrale di via Cesare Beccaria 31. L’invito è stato esteso anche alla popolazione perché, senza le infrastrutture idonee, senza segnali di miglioramento del soccorso, il rischio aumenta. La Sicilia e Catania soprattutto è terra di continue visite istituzionali, ma di fatto? Delle pacche sulle spalle, oramai siamo disgustati. Noi non lo possiamo più accettare, come soccorritori, come abitanti. Si devono assolutamente risolvere le ormai croniche carenze strutturali e igienico sanitarie su tutte le sedi, aeroportuale, sud e dist. Nord. La sede di Palagonia deve essere aperta, il nucleo sommozzatori messo h 24 con l’aumento di organico, la formazione è un diritto/dovere dei lavoratori, il resto è notizia già nota. Domani, insieme, possiamo dare un forte segnale!”, hanno così concluso i vigili del fuoco.
Una richiesta di vicinanza alla popolazione, piena di indignazione e rabbia.
Immagine di repertorio