Stanziati oltre 43 milioni di euro per l’ospedale “Gravina” di Caltagirone, ecco come verranno impiegati

Stanziati oltre 43 milioni di euro per l’ospedale “Gravina” di Caltagirone, ecco come verranno impiegati

CALTAGIRONE – Finanziamenti per l’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. Stanziati 43 milioni in opere pubbliche da realizzare entro il primo trimestre del 2022; 10 milioni di euro per nuove attrezzature; l’acquisto della Tac a 128 strati ed entro luglio l’avvio di nuovi concorsi per le discipline nelle quali si avranno carenze.

Sono alcuni dei dati presentati dal manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, alle delegazioni di CGIL (Fp Calatino e Medici), CISL (Medici), UIL (Fpl e Medici), FIALS e FSI-USAE, nel corso dell’incontro di ieri, alla direzione generale dell’Azienda sanitaria catanese, per discutere sulle strategie aziendali relative al “Gravina” e risolvere le criticità del presidio.

Presenti, per la parte sindacale, Enzo Maggiore, Sandro Sammartino, Francesco Barone e Giuseppe Castronuovo (CGIL Fp Calatino e Medici), Massimo De Natale (CISL Medici), Fortunato Parisi, Stefano Passarello e Filippo Bentivegna (UIL Fpl e Medici), Agata Consoli (FIALS) e Salvatore Bellia (FSI-USAE).

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti sindacali hanno presentato al manager Lanza una piattaforma sindacale per l’ospedale di Caltagirone chiedendo:

  • la definizione di tutte le procedure concorsuali per i primari entro il mese di settembre;
  • l’accelerazione delle procedure concorsuali per i dirigenti medici;
  • la condivisione della Dotazione organica e del Piano del fabbisogno del personale;
  • la sottoscrizione di nuove convenzioni per prestazioni specialistiche con Aziende sanitarie per le discipline più in sofferenza;
  • l’integrazione del Tavolo permanente della salute per dedicare maggiore attenzione alle realtà periferiche della provincia;
  • l’individuazione di forme di incentivazione e di ristoro per gli operatori che prestano il loro servizio in sedi di lavoro lontane dal centro o disagiate;
  • la valorizzazione delle eccellenze presenti nell’ospedale
  • il rilancio della Fisiatria del oresidio di Santo Pietro.

Si lavora e si programma non sulle percezioni e i pregiudizi – ha spiegato Lanza – ma a partire dai numeri“.

Prima questione affrontata durante l’incontro è stata la difficoltà di reperimento del personale e le “carenze di sistema”, per il noto difetto di programmazione degli ingressi nelle Scuole di specializzazione, che causano la sofferenza delle sedi più periferiche.

“Per quanto ci riguarda – ha spiegato – Caltagirone, Militello e Bronte risentono maggiormente del più alto appeal delle sedi catanesi e dell’immediato hinterland. Il lungo blocco nelle assunzioni ed i prepensionamenti per “Quota 100”, “Opzione donna” e “Ape sociale” hanno reso il compito ancora più difficile nella gestione del turnover”.

Nel caso dell’Ospedale di Caltagirone, le discipline maggiormente critiche sono: Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia, Medicina, Lungodegenza e Cardiologia.

In merito alle carenze di personale infermieristico la dotazione organica approvata con Deliberazione n. 1850 del 2017 prevede presso il “Gravina” 337 unità a fronte delle 299 unità in servizio al 1 maggio 2021, attestando la carenza a -11% rispetto alla Dotazione.

“Sono pronto – ha detto – anche a soluzioni forti per salvaguardare la struttura, garantire la continuità dei servizi ai cittadini e riconoscere il merito dovuto agli operatori che con spirito di servizio e abnegazione, con il loro quotidiano lavoro hanno mantenuto alti i livelli assistenziali dell’Ospedale, con esempi di eccellenza”.

I sindacati hanno anche sottolineato la necessità di guardare al consolidamento della rete assistenziale calatina in un’ottica di sinergia con l’ospedale di Militello e di integrazione sia con i distretti sanitari di Caltagirone e Palagonia, sia con le realtà socio-assistenziali presenti nel Calatino, in particolare le RSA di Grammichele e Ramacca. Analoghe richieste sul versante dei concorsi a partire dalla rapida definizione delle procedure per la nomina dei direttori dei distretti sanitari.

Riservandosi poi di presentare al manager Lanza una ulteriore piattaforma di lavoro per i servizi territoriali, i rappresentanti sindacali hanno chiesto l’aggiornamento dell’incontro alla prima decade di giugno.