CATANIA – L’avvistamento degli squali Martello fatto da un sub ieri a meno di mille metri dalla costa di Mazara del Vallo (TP) ha rialzato il livello d‘allarme riguardo alla pericolosità degli animali marini, in particolar modo quelli di grossa taglia. Da parte della Capitaneria di Porto del posto è stato diramato l‘avviso di fare attenzione, in primis per chi svolge sport acquitici, come windsurf kit-surf o semplicemente nuoto.
A questo proposito abbiamo dato la parola agli esperti del settore. Il presidente dell’Associazione Cuore Animale di Catania, Cataldo Paradiso, non è d’accordo con quanto afferma la Capitaneria di Porto mazarese e parla di un fatto avvenuto qualche giorno fa.
“Non ritengo che siano animali pericolosi – afferma Paradiso – e attaccano solo se vengono disturbati. Pochi giorni fa un sub è stato circondato da un branco senza essere stato sfiorato nonostante aveva già ucciso dei pesci. Ha ricevuto una lezione di vita”.
Francesco Tiralongo, biologo marino dell’Università di Catania e specializzato nello studio dei pesci, sottolinea come questa specie sia fortemente a rischio.
“Questi tipi di squali potenzialmente pericolosi per l’uomo – spiega Tiralongo – è raro incontrarli soprattutto nei nostri mari. In più la specie ha subito un declino drastico negli ultimi decenni oltre il 90 %, come gli altri grossi squali. Non è detto che se ci troviamo davanti a questi animali veniamo attaccati ed eviterei di fare allarmismi inutili. Incontrare le specie Verdesca e Mago è molto più probabile”.
Fonte immagine: ragusaoggi