CATANIA – Il Prefetto di Catania sospende ufficialmente il sindaco Salvo Pogliese, in applicazione della Legge Severino.
L’ufficialità dell’atto è giunta dopo la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Palermo nell’ambito del processo “Spese pazze“ all’Ars, sui rimborsi richiesti come vice presidente del gruppo del Pdl.
Il primo cittadino catanese è stato condannato a una pena di 4 anni e sei mesi con l’accusa di peculato, insieme ad altri 5 imputati ex deputati regionali.
La Prefettura di Catania ha notificato al segretario generale del Comune di Catania, Rossana Manno, il decreto di sospensione per 18 mesi del sindaco Pogliese.
L’esercizio delle funzioni di primo cittadino, ai sensi della legge vigente, vengono temporaneamente affidate al vice sindaco Roberto Bonaccorsi, attuale assessore al Bilancio, .
I problemi ora riguardano le tempistiche dell’appello. In una nota diffusa ieri dallo stesso condannato, è stata palesata l’intenzione di voler fare appello a tale sentenza.
Il tribunale ha interdetto Pogliese e Maira in perpetuo dai pubblici uffici, oltre all’estinzione di rapporti di lavoro o di impiego nei confronti di amministrazioni o enti pubblici, mentre Marrocco e Fiorenza sono stati interdetti per due anni e 6 mesi.
Le altre persone condannate sono: Giulia Adamo 3 anni e sei mesi, Cataldo Fiorenza 3 anni e 8 mesi, Rudi Maira 4 anni e sei mesi, Livio Marrocco 3 anni. Le somme contestate sono: per Adamo 11.221 euro, per Fiorenza 16.220, per Maira 82.023, per Marrocco, 3961, per Pogliese 75,389. Ai condannati, tranne Maira, sono state previste le attenuanti generiche.
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