Sparatoria Librino, Di Stefano e Campisi condannati a vent’anni

CATANIA – La Corte d’Assise di Catania, presieduta da Maria Pia Urso, ha emesso sentenza nel processo denominato “Centauri, partito dall’inchiesta in merito alla sparatoria dell’8 agosto 2020 a Catania.

Una guerra tra clan finita a colpi di pistola tra membri di spicco dei Cursoti Milanesi e quelli del clan Cappello. Il bilancio, lungo il viale Grimaldi, fu di due morti e diversi feriti.

Sparatoria Librino, le condanne e le assoluzioni

Condannati a 20 anni Carmelo Di Stefano e Roberto Campisi, considerati membri di spicco del clan Cursoti Milanesi. Gli altri tre Imputati – Carmelo Martino Sanfilippo, Michael Sanfilippo e Davide Agatino Scuderi – sono stati condannati a 10 anni e 8 mesi.

Tutti gli altri Imputati sono stati assolti, inclusa la posizione di Salvatore Chisari, che era stata stralciata dall’abbreviato e decisa oggi insieme all’ordinario con l’assoluzione, come confermato dal suo avvocato Antonino Salvo.



Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro novanta giorni.

Chi furono le vittime dello scontro a fuoco di Librino

Le vittime dello scontro a fuoco furono Luciano D’Alessandro, 43 anni, ed Enzo Scalia, 29 anni, noto come Enzo Negativa. La sparatoria sembra essere avvenuta a seguito di tensioni tra i due gruppi legate principalmente al traffico di droga tra il centro storico e la periferia di Catania, ma anche a rancori personali legati al coinvolgimento di una donna che aveva una relazione con un boss avversario.

In foto da sinistra verso destra Roberto Campisi e Carmelo Di Stefano