Sos cenere vulcanica, il sindaco di Aci Sant’Antonio invoca lo stato di calamità

Sos cenere vulcanica, il sindaco di Aci Sant’Antonio invoca lo stato di calamità

ACI SANT’ANTONIO – Ancora cenere vulcanica su Catania e dintorni.

Alla luce dell’ultimo evento parossistico dell’Etna, che ancora una volta ha comportato una copiosa caduta di cenere vulcanica sul territorio che va da Giarre a Catania, ricoprendo pesantemente Aci Sant’Antonio appena dopo qualche giorno l’ultima pesante “pioggia nera”, il sindaco Quintino Rocca corre ai ripari.

Sindaco di Aci Sant’Antonio invoca lo stato di calamità

Chiede a gran voce l’intervento di Stato e Regione: “Un danno economico per gli operatori commerciali, per le attività agricole, per gli operatori turistici. Una spesa insostenibile per i bilanci dei Comuni“.

Un problema di salute pubblica per chiunque. È una calamità, insomma, e come tale va trattata. La Regione e lo Stato centrale battano un colpo!”, conclude.

L’intervento del Codacons per Catania

Il Codacons richiede al ministro Nello Musumeci la dichiarazione di stato di calamità. Non si può resistere a quanto ancora oggi accaduto su Catania.

La cenere dell’Etna ha ricoperto le strade e ha determinato l’ennesima chiusura dell’ aeroporto.

È necessario – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionaleun intervento governativo urgente per dare un aiuto concreto alla città e alla sua provincia. La cenere provoca pericoli alla circolazione stradale e alla salute degli abitanti oltre che notevoli problemi ai voli in arrivo e in partenza“.

È di fatto uno stato di calamità che deve essere ufficializzato da un apposito intervento del governo nazionale. Il Codacons richiede pertanto al ministro Musumeci di avanzare l’istanza al prossimo consiglio dei ministri“, conclude Tanasi.