Solidarietà agli operai dell’Ast di Terni. A Catania sit-in dei sindacati

CATANIA – No all’uso della forza nei confronti dei lavoratori. Perchè fatti gravissimi come quelli accaduti a Roma non devono più accadere.

È l’appello dei sindacati dei metalmeccanici della Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm E Uglm stamattina in presidio sotto la Prefettura a sostegno degli operai dell’Ast di Terni e dei  dirigenti sindacali rimasti feriti durante gli scontri con la polizia avvenuti a Roma durante la manifestazione di protesta contro i licenziamenti.

“Siamo qui per esprimere solidarietà nei confronti degli operai dell’acciaieria e dei sindacati – dichiara Stefano Materia, segretario Fiom Cgil Catania Non sono cambiate le piazze, è cambiato il mondo del lavoro. Noi da tempo denunciamo che l’assenza di democrazia all’interno delle fabbriche avrebbe portato ad un forte inasprimento dei toni. E così è stato. Le soluzioni non sono certamente quelle individuate da Renzi. Il paese non cresce azzerando i diritti”.

E conclude Materia.”No alla violenza. Bisogna cambiare pagina. Consegneremo un documento al prefetto Federico per dire che anche i lavoratori catanesi hanno bisogno di lavoro e certezze e non di quegli  atteggiamenti”. 

Per Luca Vecchio segretario della Ugl metalmeccanici di Catania “Fatti gravissimi come quelli accaduti a Roma sono inaccettabili. il Governo anziché sedersi attorno ad un tavolo  per discutere di piani industriali decide di contrastare con la violenza un corteo pacifico di lavoratori  per ragioni che noi attualmente non comprendiamo. Nella segreteria nazionale dell’Ugl metalmeccanici mi occupo di vertenze da più di dieci anni  e tale livello di esasperazione posso dire che non c’è mai stato. In un periodo in cui si licenzia non vedo come l’articolo 18 possa incrementare i posti di lavoro o permettere nuove assunzioni”.

Al sit – in sotto la Prefettura anche Pietro Nicastro segretario provinciale Fim Cisl“Oggi lanciamo un messaggio di solidarietà a sostegno dei lavoratori dell’Ast di Terni perchè i lavoratori che difendono il posto di lavoro che manifestano in maniera pacifica non possono essere aggrediti dallo Stato. La tensione continua a salire per il semplice fatto che siamo giunti al termine degli ammortizzatori sociali e i posti di lavoro che andremo a perdere senza una politica industriale seria saranno decine di migliaia”.

Per i sindacalisti il Governo ha delle responsabilità. Per questo deve scusarsi coi lavoratori partendo dalla necessità di attuare politiche del lavoro che portino alla creazione di posti di lavoro.

All’iniziativa di oggi presenti anche alcuni rappresentanti di Rifondazione Comunista e Catania Bene Comune.