“Siamo soli”: parla il fratello dell’ambulante che si è dato fuoco

CATANIA – È un dramma quello che stanno vivendo i familiari di Salvatore La Fata, l’operaio edile che si è dato fuoco in piazza Risorgimento a Catania. L’uomo è in coma farmacologico all’ospedale di Acireale dopo aver riportato ustioni sul settanta per cento del corpo.

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L’uomo per riuscire a portare il pane a casa, da qualche tempo aveva una bancarella in quella piazza che oggi è diventata il simbolo della disperazione. Ma con le sue tre cassette, una di olive, una di cipolla e una di fichi d’india era un ambulante abusivo e durante un blitz la polizia municipale gli ha sequestrato la merce.

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Salvatore La Fata, vedendosi levata tutta la merce ha compiuto un gesto tanto istintivo quanto disperato. Si è buttato addosso la benzina e in mezzo alla strada si è dato fuoco e secondo quanto riferisce  il fratello nessuno lo avrebbe aiutato. Ma alla famiglia non sono chiare le modalità con cui si è consumato questo dramma umano tanto che sta pensando di intraprendere un’azione legale.

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C’è rabbia e disperazione negli occhi di Vincenzo La Fata dopo aver visto il proprio fratello in un letto di ospedale che lotta per la vita da diversi giorni.

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