CATANIA – Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano (CNSAS) ha effettuato un intervento di emergenza sul versante sud dell’Etna, a circa 2100 metri di quota, all’interno dei crateri formatosi nel 2001.
Due giovani escursionisti pugliesi, rispettivamente di 27 e 30 anni, privi di calzature e abbigliamento adeguato, sono scivolati lungo il bordo del cratere, caratterizzato da una forte pendenza e da materiale instabile. Dopo la caduta, non sono più riusciti a muoversi e sono rimasti bloccati.
Attivazione e intervento del Soccorso Alpino
La chiamata di soccorso, partita dal numero di emergenza NUE 112, è stata presa in carico dalla Centrale Operativa 118 di Catania, che ha immediatamente attivato il Servizio Regionale Sicilia del Soccorso Alpino.
Da Nicolosi è partita prontamente una squadra di tecnici della Stazione Etna Sud. In meno di un’ora, i due escursionisti sono stati raggiunti, imbracati e recuperati in sicurezza, per poi essere trasportati all’ambulanza del 118, in attesa presso il piazzale del Rifugio Sapienza.
Avvertenze e raccomandazioni
Il Soccorso Alpino e Speleologico rinnova l’appello a non avventurarsi in ambienti montani o impervi senza adeguata preparazione, abbigliamento tecnico e calzature specifiche, oltre a una conoscenza approfondita del territorio e delle condizioni.
La sicurezza personale è fondamentale per evitare situazioni di pericolo che possono mettere a rischio la vita stessa.
Ruolo istituzionale del CNSAS
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), riconosciuto e regolato da diverse normative nazionali e regionali, rappresenta l’unico ente di riferimento per le Centrali Operative 118 riguardo al soccorso in ambienti montani, impervi, ostili e in grotta.
L’associazione è disciplinata, tra le altre, dalle leggi n. 91/1963, n. 162/1992, n. 74/2001, e successive modifiche, oltre che da disposizioni regionali.