Sit-in contro disagi nel Tribunale dei minorenni di Catania

Sit-in contro disagi nel Tribunale dei minorenni di Catania

CATANIA – Disfunzioni organizzative, inadeguatezza della gestione delle risorse umane e distribuzione disomogenea dei carichi di lavoro ai dipendenti: sono alcune delle motivazioni che hanno indotto la Uil Pubblica Amministrazione di Catania ad indire un sit-in per il prossimo mercoledì 10 maggio davanti alla sede del Tribunale dei Minorenni, dalle 11:00 alle 13:00.

In una lettera inviata dal segretario generale della UILPA di Catania Armando Algozzino, il sindacato chiede la soluzione definitiva della vertenza, ufficialmente avviata il 4 ottobre scorso.

Nei giorni scorsi una nota della dottoressa Pricoco ha negato l’assenza di un’interlocuzione con il dirigente amministrativo: i fatti però raccontano un’altra storia, a partire da un recente episodio che ha avuto quale protagonista un dipendente interessato da un procedimento disciplinare, in merito al quale la dottoressa Pulito si è pronunciata non tenendo conto del parere espresso dal presidente”.

Solo un episodio che però, come spiega l’esponente della Uil, sarebbe nato della condizione in cui versano gli uffici di via Raimondo Franchetti, caratterizzati, secondo il sindacato, “da servizi igienici fatiscenti, un cortile adibito a parcheggio infestato dalla parietaria e vasche in eternit dove l’acqua viene convogliata”.

Il sindacato inoltre sottolinea come in alcuni uffici della cancelleria i fascicoli siano ubicati sotto le scrivanie, con conseguenti disagi per il personale.

Molti fascicoli sono troppo pesanti – precisa ancora Algozzino – e, pur dimezzandoli, risultano impossibili da movimentare per alcuni soggetti che non possono, per via delle condizioni di salute, trasportare pesi che vadano oltre i 3 chilogrammi”.

Una situazione che, nello specifico, riguarda una dipendente affetta da una grave patologia, chiaramente impossibilitata a trasportare i fascicoli, ma che si estende a tutto il personale: spesso, infatti, il trasporto del materiale implica fino a cinque “viaggi”.

Un “sopruso” che, secondo il segretario, si aggiungerebbe alle numerose pressioni compiute sul personale in termini di provvedimenti disciplinari.

Nessuna organizzazione sindacale è stata mai convocata – conclude – per l’avvio di un’azione di raffreddamento e per la soluzione della vertenza, malgrado le nostre ripetute richieste e lo stato di agitazione in corso da più di due settimane”.