Sisma di Santo Stefano, contributo per ripristino agibilità: sul sito del Comune di Aci Sant’Antonio la domanda da compilare

Sisma di Santo Stefano, contributo per ripristino agibilità: sul sito del Comune di Aci Sant’Antonio la domanda da compilare

ACI SANT’ANTONIO – A seguito della pubblicazione della “Direttiva per la concessione del contributo per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare le condizioni di agibilità“, pubblicata dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile per i Comuni di Aci Sant’Antonio, Zafferana Etnea, Acireale, Santa Venerina, Aci Catena, Viagrande, Trecastagni, Aci Bonaccorsi e Milo, l’ente santantonese ha provveduto a rendere noto il testo e a rendere disponibile la domanda pubblicando nella homepage del sito internet istituzionale un avviso sul quale è possibile cliccare per avere maggiori informazioni e procedere in maniera corretta alla richiesta.

Allo stato attuale al Comune di Aci Sant’Antonio sono pervenute 1055 richieste di sopralluogo, e oltre 150 dei 977 edifici fino ad ora visitati dai tecnici preposti sono stati catalogati, all’interno delle schede AeDES, come “D”, “E” o “F”, quindi ritenuti del tutto inagibili. Sono 197, invece, quelli temporaneamente inagibili, e per i quali quindi i proprietari dovranno fare dei lavori di ripristino dell’inagibilità per potere rientrarvi.



Fare una corretta informazione in questo caso è determinante, per evitare inceppamenti e lungaggini – ha dichiarato il sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso – soprattutto alla luce del fatto che in molti casi le fonti stesse delle informazioni vengono annacquate attraverso i social media. La domanda da compilare per ottenere il contributo va accompagnata da una precisa documentazione in merito alla quale è bene seguire correttamente le indicazioni riportante sulla Direttiva della Protezione Civile, al fine di agevolare gli uffici comunali, che sono il terminale delle richieste. Spesso, purtroppo, si scrive sui social credendo di rivolgersi così all’Ente in maniera ufficiale, ma non è così e non può esserlo: bisogna accedere ai canali giusti per avere le risposte, soprattutto in una fase confusionaria come quella attuale, per questo cerchiamo di veicolare le notizie nel modo migliore. Il Comune di Aci Sant’Antonio – ha concluso il primo cittadino – ha ricevuto oltre un migliaia di richieste di sopralluogo, e tantissimi sono gli edifici che rientrano nelle categoria B e C delle schede AeDES. È fondamentale, adesso, procedere correttamente per dare seguito a tutte le necessità”.