Sicurezza negli ambulatori, al via primo accorpamento: fusi Misericordia e Guardia medica

Sicurezza negli ambulatori, al via primo accorpamento: fusi Misericordia e Guardia medica

CATANIA – Dopo l’aggressione di una dottoressa della guardia medica a Tracastagni, si muove qualcosa sul fronte “sicurezza” relativo al personale medico impegnato negli ambulatori durante gli orari notturni. Molte di queste strutture, infatti, si trovano in zone poco frequentate e isolate e non è raro che medici finiscano alla mercé di malintenzionati e delinquenti.

Nei prossimi giorni il direttore generale dell’Asp Giuseppe Gianmarco e il direttore sanitario Franco Luca, dovrebbero incontrare il presidente dell’associazione di volontari di soccorso medico “Misericordia” per discutere sulla possibilità di ospitare, all’interno dei loro locali, gli ambulatori della guardia medica. Una strada che prima era stata solo ipotizzata, ma che oggi pare poter trovare reale applicazione.

L’Asp ha, inoltre, intrapreso diverse riunioni con i medici di categoria per studiare possibili soluzioni e ha inviato i risultati alla Prefettura. Una delle ipotesi che verrà al più presto sperimentata, consiste nell’accorpamento di più ambulatori vicini. Un primo esperimento per vagliare l’applicabilità di questa soluzione verrà effettuato tra le guardie mediche di S.Agata li Battiati e Gravina, che distano l’uno dall’altra meno di un chilometro. In merito alla fattibilità del provvedimento, l’Asp aspetta una riposta anche dall’Assessorato alla salute a cui è stata inoltrata la proposta.

Dopo l’esperimento, infatti, in caso di riscontro positivo, molti altri ambulatori potrebbero essere coinvolti in questa operazione e scatterebbero altri accorpamenti in molti paesi dell’hinterland etneo. 

Secondo l’Asp, le dovute risposte dovrebbero arrivare entro poche settimane. Nel frattempo non si placano le polemiche all’interno del Sindacato Medici Italiani (SMI), da dove viene avanzata la richiesta di dimissioni dei vertici dell’Asp. Intanto, si fa sentire anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Catania, Massimo Buscema, che ha suggerito di far rinascere la vecchia figura dell’autista di guardia medica, dichiarando come sia assurdo che “ai giorni nostri i medici siano costretti a farsi accompagnare dai parenti a lavoro“.