Sicurezza guardie mediche Catania: silenzio assordante, camici bianchi “costretti” ad attrezzarsi

Sicurezza guardie mediche Catania: silenzio assordante, camici bianchi “costretti” ad attrezzarsi

CATANIA – “Staremo ancora zitti? Chiediamo a tutti di condividere questa foto, affinché diventi virale”. 

Queste parole fanno da cornice a un’istantanea su Facebook che denuncia le condizioni vergognose in cui si trovano le guardie mediche catanesi. E la foto a cui si fa riferimento è proprio l’immagine di copertina del nostro articolo. 

Una porta sempre uguale, una catena con tanto di catenaccio identica, una sedia sui maniglioni che possa fungere da protezione per evitare che le ante si aprano. Una sola è la differenza però… la data. Dal 2014 al 2016 niente è cambiato e i medici urlano al disagio anche se, forse, servirebbe più compattezza per fare fronte comune e intestarsi una battaglia seria a difesa della propria sicurezza.

Le foto che vi riproponiamo di seguito è stata scattata alla guardia medica di Gravina di Catania.

IMG_1065 IMG_1066

Stando a quanto riferiscono alcuni medici, uno dei colleghi in turno ha riferito al direttore del distretto del disagio e per risposta avrebbe ricevuto tali parole “Io posso solo scrivere e protocollare, altro non posso fare”.

Sale la temperatura e si scaldano gli animi. Diffide, interpellanze parlamentari, denunce ma ancora tutto tace. E intanto le guardie mediche dei 58 comuni catanesi non sono a noma secondo il testo unico 81/08.

Spostandoci da Gravina a Misterbianco a quanto pare, infatti, la situazione non cambia. Altra porta, altro disastro… ma in questo caso l’anta non è aperta ma manca del tutto.

IMG_1068

Chiaramente rimaniamo ancora una volta a disposizione dell’Asp qualora volesse replicare.