Sicilia emarginata, pochi voli e biglietti troppo cari: “È una vergogna”

Sicilia emarginata, pochi voli e biglietti troppo cari: “È una vergogna”

CATANIA – Pochi voli e biglietti troppo cari. È questo lo scenario che si trova a dover affrontare chi in questi giorni intende raggiungere la Sicilia o partire dall’Isola.

L’emergenza sanitaria ancora in corso ha determinato una drastica riduzione degli spostamenti. I collegamenti sono stati ridotti all’essenziale nel corso dei mesi di blocco forzato che l’Italia ha dovuto attraversare per contenere i contagi. Il quasi totale immobilismo, però, non è più una strada percorribile, se non si vuole far precipitare il Paese in una grave crisi economica che colpirebbe un tessuto produttivo e sociale che, si potrebbe definire con un eufemismo, è già claudicante.

Per questo ripartire è la parola d’ordine della Fase 2. Come è possibile farlo materialmente, però, se i prezzi dei voli restano proibitivi?

Se lo chiedono studenti fuori sede, lavoratori pendolari e semplici cittadini che vorrebbero fare ritorno nella propria terra d’origine o che devono spostarsi per raggiungere le proprie sedi di studio o di impiego e che, invece, stanno dovendo fare i conti con un’amara sorpresa. Oltre ai pochi voli al momento disponibili da e per la Sicilia, infatti, ciò che maggiormente si eleva a ostacolo è il prezzo esoso dei biglietti.

Un problema non certo nuovo per i siciliani, che da sempre lamentano tariffe nazionali più care rispetto a quelle estere che, per assurdo nonostante le tratte siano più lunghe, si rivelano essere decisamente più convenienti.

Prezzi alti rischiano, inoltre, di incidere negativamente sul turismo della regione, uno dei settori maggiormente colpiti e che così vedrebbe affievolirsi le speranze di ripresa durante l’imminente e quanto mai agognata stagione estiva.

Lamentele comuni a tutti i cittadini della regione, espresse anche da Irene, graphic designer siciliana che spesso viaggia sui velivoli che coprono il tragitto Roma-Catania e che porta a testimonianza delle sue parole diversi screenshot scattati nel corso delle ricerche per trovare un biglietto a un prezzo accessibile: “Non è normale, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, dove tutti stanno risentendo della crisi generale. Siamo a un passo dal baratro”.

Un altro interrogativo che la preoccupa e che impensierisce i viaggiatori siciliani è quello relativo alla distanza di sicurezza da mantenere: “Bisogna capire se sarà effettivamente possibile rispettare il distanziamento sociale a bordo degli aerei”. E sul prezzo dei biglietti aggiunge: “Come dovrei passare le vacanze in Sicilia o restare in Italia? Costa meno andare all’estero. È una vergogna”.

Ancora una volta, dunque, la Sicilia rischia di essere penalizzata ed emarginata.

Immagine di repertorio