Sgombero della Palestra Lupo, che ne sarà dello spazio socioculturale catanese

Sgombero della Palestra Lupo, che ne sarà dello spazio socioculturale catanese

CATANIA – Un ultimo ululato riecheggia da piazza Pietro Lupo, sede dell’omonimo spazio occupato “Palestra Lupo”, contro un’istituzione che punta sempre più sul turismo. Un vero e proprio piano di soppressione, che ha come obiettivo la demolizione di un centro socioculturale storico per il popolo catanese, sotto minaccia di sgomberogià dal 4 dicembre 2024 con l’approvazione del progetto atto a “liberare” la piazza del centro storico catanese.

Riqualifica urbanistica, le conseguenze per la Palestra Lupo

Seppur, infatti, la LUPO sia da tempo oggetto di intimidazioni il rischio di un possibile sfollamento si è concretizzato maggiormente lo scorso 22 ottobre. A cambiare le carte in tavola è stato il progetto, passato in esecutivo il 2 ottobre, di rendere la Palestra un parcheggio multipiano, finanziato dai fondi PNRR. Si va così a smantellare un’organizzazione, completamente autogestita, che da anni si impegna a garantire un porto sicuro per chiunque ne avesse bisogno.

“Quasi 4 milioni di euro definitivamente stanziati per radere al suolo la palestra lupo e costruire il famoso parcheggio di cui Catania avrebbe così tanto bisogno“. Così riporta, in tono sarcastico, la pagina social ufficiale del centro.

“Il comune di Catania si immagina pronto a sgominare il degrado inferendogli una ferita mortale. Grazie ad i fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per i PUI (Piani Urbani Integrati), possono ripristinare l’agognato grigio decoro; cacciando via i migranti da San Berillo e demolendo i suoi edifici storici per trasformare le sue strette stradine in larghe vie a misura di turista“.

Il post continua poi commentando l’attuale degrado del capoluogo etneo:

“Rimarranno i suoi problemi infrastrutturali, rimarranno insufficienti gli ospedali, le scuole continueranno a non formare una delle popolazioni con più ostacoli all’alfabetizzazione d’Europa, la viabilità continuerà ad essere un problema, Librino rimarrà un quartiere dormitorio. Catania continuerà ad essere una città con poca vista sulla costa e ancor meno accessi al mare, una città in cui le piazze crollano e i quartieri sono sommersi di rifiuti, ma la si vuole fare diventare la ‘Capitale della Cultura‘ 2028″.

La declamazione si conclude poi ricordando la missione dietro la Palestra, uno spazio che “promuove laboratori, workshop, esposizioni, iniziative politiche e solidali, attività sportive e tanta musica, organizzati da collettivi e individualità cittadine a costo zero“.

Un centro di speranza e coscienza critica

A testimoniare l’impegno, e l’importanza, dietro la missione della LUPO sono però i cittadini stessi, primi destinatari dello spazio.

La palestra lupo é un luogo autogestito che organizza eventi socioculturali per la comunità e che forma la coscienza critica di moltissimi ragazzi“. Così, ai nostri microfoni, si esprime una delle presenti al tentativo di sgombero della scorsa settimana.

“Mi sembra assurdo si stia procedendo allo sgombero, con l’obiettivo di costruire un parcheggio. Progetto che, per quanto mi riguarda, è assolutamente non necessario rispetto alle iniziative proposte, invece, ogni giorno alla LUPO: idee che spesso salvano ragazzi dalla strada portandoli a scelte di vita migliori. Un prospetto concretizzabile, nonostante il possibile degrado culturale in cui sono nati”.