CATANIA – I dati ufficiali resi disponibili dall’INAIL sul fenomeno infortunistico riferiti all’anno 2014 mostrano un calo di circa 32mila infortuni: una flessione sensibilmente inferiore rispetto a quelle che si erano registrate negli anni precedenti. Nonostante il numero complessivo degli infortuni sul lavoro continui a mantenere un importante trend decrescente, anche se in fase di rallentamento, preoccupa la crescita delle morti per incidenti sul lavoro.
I dati emergono dal seminario dell’Aias (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza) che evidenzia un incremento del 13,5% delle denunce di infortuni mortali: si è passati infatti dai 754 casi dei primi nove mesi del 2014 agli 856 dello stesso periodo nel 2015. 102 morti in più. Se l’andamento non cambierà nei restanti mesi il 2015 sarà un anno, dopo un decennio ininterrotto di diminuzioni delle morti sul lavoro, destinato a segnare una preoccupante inversione di tendenza.
In Sicilia, nello specifico, nel 2014 si sono registrati 30.050 infortuni (7.227 solo a Catania) di cui 84 mortali, di questi 12 nella provincia etnea. Nell’arco di tempo che va da gennaio a settembre 2015 i dati dimostrano una diminuzione degli infortuni rispetto allo stesso periodo del 2014: si registrano infatti 20.500 infortuni totali (contro i 21.750 dell’anno prima) di cui 4.947 a Catania (contro i 5.223 del 2014). Gli infortuni mortali sono invece stati 58 in Sicilia (uno in più rispetto al periodo preso in considerazione nel 2014) di cui 4 a Catania (contro i 9 dell’anno prima).
Dati in parziale miglioramento ma non per questo da sottovalutare, ed a questo proposito si è espresso l’ingegnere Sebastiano Spampinato, esperto in ambiente e sicurezza: “È importante che i manager capiscano che investire sulla sicurezza non è un investimento a perdere. Occorre un migliore modello organizzativo all’interno delle aziende e una formazione più costante. Quella della sicurezza sul lavoro è prima di tutto una questione etica”.