Semplicità e bontà alla base dei dolci dei morti: ecco il viaggio tra “Bersaglieri” e “Nucatole”

Semplicità e bontà alla base dei dolci dei morti: ecco il viaggio tra “Bersaglieri” e “Nucatole”

CATANIA – Nel periodo che precede la festa dei defunti i banconi di bar, pasticcerie e panifici, si riempiono delle prelibatezze che caratterizzano proprio questa commemorazione: i dolci.

Le tipologie di “dolci dei morti” sono molte e variano in base al territorio e alle tradizioni di quest’ultimo. I biscotti più noti sono le “Rame di Napoli” o, anche noti come “Nucatole”, ripieni di cioccolato, Nutella, pistacchio e marmellate varie.

Molto famosi, morbidi e amati sono 2 dolciumi che vanno in coppia,  i “Bersaglieri” e i “Regina“. Questi ultimi sono biscotti morbidi coperti rispettivamente uno da cioccolato e uno da glassa reale. In tutto il territorio sono anche noti le “Ossa di morto“, dei biscotti fatti di una pasta dura, a base di elementi molto semplici e alla portata di tutti, quali zucchero e farina.

Nel territorio Messinese sono molto tipiche “Le Piparelle” o in siciliano “Pipareddi” un dolce tradizionale preparato con mandorle, miele e spezie. Nella provincia d Catania sono famosi gli “Nzuddi“, biscotti a base di farina e mandorle.

Nella Sicilia occidentale, sopratutto a Palermo, è tradizionale il  “Cannistru“, cioè un un cesto ricolmo di primizie di stagione e dolci tipici quali i “Pupi ri zuccaru”, statuette di zucchero che ritraggono i tradizionali paladini.