Scoperta fattoria abusiva in via Leucatia: trasportavano capra incinta dentro una macchina. LE FOTO

Scoperta fattoria abusiva in via Leucatia: trasportavano capra incinta dentro una macchina. LE FOTO

CATANIA – La polizia di Catania, in servizio in via Leucatia, ha fermato una Fiat Panda con a bordo 3 persone e una capradi grosse dimensioni, nel bagagliaio in stato di sofferenza e che limitava il campo visivo all’autista, mettendo così a rischio la sicurezza stradale. Così hanno fermato l’auto ed è stato appurato che l’ovino era stato acquistato, alla somma di 180 euro, in un luogo non specificato, e che sarebbe stato trasportato a Belpasso, sempre con il mezzo non idoneo e senza avere adeguate misure di blocco. La capra, tra l’altro, era anche in stato di gravidanza.

Per questo motivo è intervenuto il personale Asp Veterinari e, dopo l’attività investigativa, gli agenti sono risaliti al responsabile che ha venduto la capra, il quale è munito di autorizzazione sanitaria a detenere solo 2 mucche. Subito dopo, le indagini hanno evidenziato un pessimo stato di condizioni igienico-sanitarie all’interno di un grande locale residenziale dove all’interno sono stati ritrovati tantissimi animali in condizioni non idonee, nello specifico 26 porcellini d’India, 10 capre e capretti, numerosi conigli, bovini e galline. Questi animali erano illegalmente detenuti e non sottoposti al controllo sanitario da parte delle autorità.

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Durante la ricognizione dei luoghi, sono stati ritrovati macchinari utili per la preparazione di latticini e derivati, un macchinario per raccogliere e tirare il latte, molteplici contenitori vuoti per conservare e tanto altro materiale da cui si poteva evincere l’esercizio di un’attività imprenditoriale e non di piccola azienda. Ma non finisce qui, perché, in un angolo, è stato ritrovato un vero e proprio caseificio privo di autorizzazione e così sono stati posti sotto sequestro 57 chili di formaggi privi di tracciabilità posti in vendita e provenienti presumibilmente da animali presenti in questa specie di fattoria, privi di microchip e potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Quattro dei capretti erano rinchiusi in una gabbia angusta con la copertura superiore bloccata da una pietra, mentre i porcellini d’India erano rinchiusi in una gabbia, in quantità eccessiva rispetto alle dimensioni della stessa. Infine, gli agenti si sono anche accorti che le deiezioni e altri rifiuti venivano smaltiti in modo illegale e che confluivano nello scarico della fossa comunale.

Per tutti questi motivi, S.A., il titolare della fattoria, è stato denunciato per i reati di maltrattamento di animale, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, scarico illegale delle deiezioni nel sottosuolo, false attestazioni a pubblico ufficiale. Il reato di maltrattamento di animale è stato contestato anche a S.G. e C.F., responsabili di aver trasportato la citata capra a bordo dell’auto. Gli animali sequestrati sono stati affidati in custodia giudiziale a una persona con l’obbligo di garantirne il benessere. Attestata la presenza del caseificio abusivo e quindi la vendita dei latticini e derivati provenienti probabilmente da animali abusivi e non controllati, il personale Asp ha proceduto all’identificazione mediante un bolo e un microchip e al successivo prelievo ematico per la diagnosi di brucellosi.