CATANIA – Il 13 dicembre scorso, durante l’incontro di calcio Catania- Pescara dei quarti di finale di Coppa Italia allo stadio Angelo Massimino, un gruppo di oltre 50 tifosi del Catania, armati di oggetti contundenti, catene, cinghie e mazze, avevano attaccato l’autobus dei tifosi del Pescara con fumogeni e bombe carta a Largo Taormina.
Nonostante la presenza di un cordone di Polizia, gli ultras avevano danneggiato il pullman, cercando di ingaggiare uno scontro. I reparti di Polizia di Ordine Pubblico, intervenendo, hanno impedito il confronto diretto tra le tifoserie.
Dopo l’intervento, molti aggressori sono fuggiti, ma due giovani, inclusi un minore, erano stati arrestati dalla Digos. Sono accusati di violenza, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, lancio di materiale pericoloso, travisamento e danneggiamento. L’attacco ha causato danni al pullman e lesioni a 6 agenti di polizia, che hanno ricevuto cure mediche con prognosi tra 10 e 15 giorni.
Nei giorni successivi, grazie al supporto del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, la Digos ha identificato altri 4 partecipanti. Due sono stati denunciati per l’uso di bengala, petardi, e altri oggetti pericolosi in eventi sportivi, e il Questore di Catania ha emesso Daspo di 5 anni, vietando loro la partecipazione a eventi sportivi nazionali.
Inoltre, altri 2 ultras catanesi sono stati denunciati per il lancio di oggetti pericolosi e l’uso di artifizi pirotecnici. Anche a loro sono stati emessi DASPO di 2 anni.
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