Sciopero Amt, oltre un’ora e mezza di attesa. Il catanese conosce le alternative?

CATANIA – Macchine, motorini, biciclette, ma gli autobus sembrano solo un miraggio. Questa è la situazione di questa mattina a Catania in seguito allo sciopero indetto dai sindacati dell’Azienda Metropolitana Trasporti.

A spingere i dipendenti a incrociare le braccia a partire della ore 10 è il tanto discusso ordine di servizio n.38. Come spiega il sindacalista della Fast Confasal, Giuseppe Cottone, “alcuni punti non tutelano come dovrebbero i lavoratori”. Ma non solo, lo sciopero di oggi è servito anche per fare il punto della situazione: “Continueremo – spiega Cottone – a batterci per quello che ci spetta e per ottenere anche un piccolo aumento salariale”.

Ecco, quindi, che oggi, compresi gli Alibus, sono presenti poco più di 10 mezzi in servizio. Una situazione che ha creato alcuni disagi ai cittadini, molti dei quali ignari di poter usufruire di alternative. A rendere meno pesante la situazione è l’avvicinarsi della chiusura delle scuole e la minor presenza di studenti in giro per la città.

Nonostante le alte temperature, c’è chi non ha voluto abbandonare l’idea di spostarsi, benché abbia dovuto attendere abbastanza l’arrivo dell’autobus. 

“Aspetto da un’ora e mezza, ma so che c’è lo sciopero. Solo che per arrivare al viale Mario Rapisardi c’è parecchia strada a piedi”, commenta Francesca, ferma davanti alla fermata del tribunale. 

A farle compagnia c’è anche Maria: “Aspetto da circa un’ora l’autobus per arrivare a casa. Purtroppo oggi hanno deciso di fermarsi. Per fortuna al momento c’è l’ombra”.

Situazione diversa per una ragazza ferma in viale della Libertà: “Sono 45 minuti che attendo. Avevo pensato a prendere anche altri mezzi per arrivare a casa. Ma il bus è il mezzo più comodo per raggiungere la zona sopra la Villa Bellini”.

Sarà davvero così? Qualcuno ha preferito “chiamare” un taxi, qualcun altro, invece, si è ricordato della metropolitana. Come Alfio, diretto al viale Vittorio Veneto, ma ignaro di alcune fermate nelle vicinanza. Appena venuto a conoscenza, il sorriso sul suo volto lo ha spinto a commentare: “Non sapevo di poter arrivare in zona anche con la metro. A questo punto meglio così, piuttosto che stare fermo ad aspettare mezz’ora e chi sa per quanto altro tempo ancora!”.