CATANIA – Restauro in corso nella chiesa San Nicolò l’Arena per la candelora dei Panettieri nell’edificio monumentale di piazza Dante.
Una certosina opera di ricostruzione, curata da esperti restauratori e la supervisione della Sovrintendenza, con l’obiettivo di riportare all’antico splendore uno dei simboli della tradizione agatina.
Alla verifica erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione etnea, anche il presidente del I Municipio Paolo Fasanaro, il presidente del Comitato dei festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, il direttore della Cultura Paolo di Caro con la funzionaria comunale Valentina Noto e padre Antonio Di Maria, rettore della chiesa attigua al monastero dei benedettini.
Le 14 candelore, che sono tutte ospitate a San Nicolò l’Arena, rappresentano uno dei riferimenti principali della tradizione agatina, che l’Amministrazione Comunale ha voluto tutelare disponendo accurati lavori di ripristino, a partire dal cereo dei panettieri e, a seguire, da tutti gli altri che in realtà hanno necessità di interventi di minore portata.
Il restauro della “mamma“, come viene ancora chiamata la candelora dei Panettieri per la sua imponenza e la caratteristica andatura, è in corso all’interno della Chiesa di San Nicolò l’Arena e grazie a un ponteggio mobile, viene ammirata dal vivo da turisti e cittadini. I lavori sono curati da esperti restauratori specializzati nei beni culturali e artistici del laboratorio Calvagna, e si concluderanno nel mese di dicembre prima delle celebrazioni del prossimo inverno.
La sollecitazione al restauro dei cerei è arrivata all’amministrazione comunali e dai numerosi devoti e portatori delle candelore, ma anche dal presidente del comitato dei festeggiamenti Riccardo Tomasello.
La candelora dei “panificatori”, era quella con necessità più urgenti di cure strutturali, anche per via di fessurazioni che ne stavano danneggiando i preziosi rivestimenti col rischio di danni irreversibili alle colorazioni originarie.
I lavori hanno avuto una prima fase di disinfestazione per passare quindi alla revisione strutturale, la pulitura, l’integrazione delle parti mancanti in modo da rendere stabile la candelora e garantire la vita anche nei prossimi decenni.
Il cereo dell’antica corporazione dei fornai, realizzata nel 1903 da esperti artigiani dell’epoca, è la maggiore per stazza e altezza delle candelore che durante i festeggiamenti sfilano per le vie della città, animando i momenti salienti delle celebrazioni agatine. Per essere trasportata da un punto all’altro della città, necessita di ben 12 portatori e rappresenta una delle attrazioni principali nei giorni della festa.