Sant’Agata 2019, monsignor Scionti adirato per il rientro anticipato: “Cari delinquenti, siete soli e isolati”

CATANIA – Dura la reazione di monsignor Barbaro Scionti di fronte all’increscioso evento che ha portato all’annullamento della salita di Sangiuliano e al rientro anticipato di Sant’Agata alla Cattedrale di Catania.

“Quello che è avvenuto è molto grave. I devoti di Sant’Agata non sono ostaggio di nessuno. I devoti di Sant’Agata sono per Sant’Agata. Ecco la risposta. Cari delinquenti, siete soli e isolati e adesso fate silenzio perché dobbiamo pregare. Pregare è la risposta”: queste le parole del religioso in riferimento al comportamento di alcuni presenti ai festeggiamenti, che si sono ammassati attorno al cordone, ostacolando il passaggio del fercolo e facendo venir meno le condizioni di sicurezza per far procedere regolarmente la processione.

Nel discorso di Scionti non è mancato anche un riferimento alle suore benedettine, che avrebbero dovuto eseguire il loro omaggio canoro alla Martire proprio in questi attimi, esprimendo il suo rammarico per l’improvvisa cancellazione dei momenti finali delle celebrazioni in onore di Sant’Agata e dichiarando che verranno inviati dei fiori alle Clarisse in segno di scuse da parte della cittadinanza.

La scelta, molto sofferta ma necessaria da prendere per motivi di sicurezza, ha scatenato diverse polemiche da parte della folla presente nel centro cittadino, adirata per l’inciviltà dei loro concittadini, che ha impedito a migliaia di persone di assistere ad alcuni dei momenti più suggestivi delle celebrazioni in onore della Santa Patrona del capoluogo etneo.

In questo momento, monsignor Barbaro Scionti, accolto da numerosi applausi per le sue dichiarazioni in merito a quanto avvenuto pochi minuti fa, sta pregando assieme ai fedeli presenti in piazza Duomo prima del rientro anticipato del fercolo al Duomo.

Infine mons. Scionti ha espresso gratitudine al maestro del fercolo Claudio Consoli, ai suoi collaboratori e agli autentici devoti di Sant’Agata e ha espresso gratitudine a tutte le forze dell’ordine che garantiscono l’incolumità dei fedeli, attente e amorevoli nei confronti di tutti.