San Giovanni Galermo, botte alla madre: il figlio spara al suo ex convivente – VIDEO

San Giovanni Galermo, botte alla madre: il figlio spara al suo ex convivente – VIDEO

CATANIA – Il 25 ottobre scorso, la Procura Distrettuale di Catania ha emesso un decreto di fermo, sulla base di gravi indizi e del rischio di fuga, nei confronti del 22enne Francesco Castorina, ritenuto sospettato, pur in una fase preliminare che non ha ancora visto l’intervento della difesa, di aver tentato di compiere un omicidio il pomeriggio del 24 ottobre a Catania, in via Balatelle, all’altezza del civico 29, nel quartiere di San Giovanni Galermo, utilizzando un fucile da caccia contro un uomo.

La sparatoria a San Giovanni Galermo

L’indagine è iniziata dopo una segnalazione alla Sala Operativa della Questura, che riferiva di una persona colpita da un’arma da fuoco in via Balatelle. I primi accertamenti sul posto hanno confermato la presenza di un’autovettura con la portiera lato guida aperta e ampie tracce di sangue all’interno e sul percorso verso un portico. Il ferito, colpito al braccio sinistro, era stato già trasportato in gravi condizioni all’ospedale Policlinico, dove è stato sottoposto a diversi interventi chirurgici.

Il personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica – Sicilia Orientale ha completato i rilievi sequestrando l’auto, il telefono della vittima, campioni di presunta sostanza ematica, frammenti di piombo e la borra della cartuccia estratta dal corpo del ferito.

Il racconto della vittima

Dalle testimonianze del ferito, dei soccorritori e di altre persone presenti, è emerso un quadro indiziario che suggerisce che l’autore del tentato omicidio potrebbe essere stato il figlio di una ex compagna della vittima. Il sospetto sarebbe intervenuto per proteggere la madre, a causa di presunti episodi di violenza nella precedente relazione tra lei e la vittima.

Le immagini video

 

 

Una volta eseguito il fermo, Castorina è stato trasferito nel carcere di Piazza Lanza. La richiesta di convalida del fermo è stata inoltrata al Giudice per le indagini preliminari, che ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere.