San Cristoforo, fratelli gemelli fermati prima di compiere atto criminale: in manette due pluripregiudicati

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato i fratelli pluripregiudicati (in foto in basso da sinistra) Concetto e Michele Mannuccia, entrambi di 35 anni, responsabili dei reati in concorso di detenzione e porto di arma da sparo clandestina e indagati in stato di libertà per i reati di ricettazione e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Nello specifico, il 27 novembre in mattinata, il personale della Squadra Mobile – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso, durante un servizio di repressione dei reati predatori nel rione San Cristoforo, nella periferia di Catania, ha notato un’autovettura con fari spenti e motore accesso in via Giannitto.

Concetto Mannuccia è sceso da un’auto e si è diretto con passo svelto verso una traversa lì vicino, mentre il fratello è rimasto all’interno dell’abitacolo come se fosse pronto a fuggire. I “Falchi”, insospettiti, hanno deciso di avvicinarsi per controllare e identificare i soggetti. L’uomo che era sceso dall’autovettura, una volta avvedutosi della presenza della Polizia, ha tentato di fuggire e durante l’inseguimento ha estratto dai pantaloni una pistola, con cartuccia camerata e cane armato (quindi pronta “a fare fuoco”).

Gli operatori della Squadra Mobile, che nel frattempo si erano divisi bloccando Michele Mannuccia, “palo” all’interno della macchina, in considerazione della situazione di pericolo imminente, e hanno intimato all’uomo di gettare immediatamente l’arma. Il fuggitivo allora ha deciso di lanciare la pistola e continuare la propria fuga. Il tentativo è stato però reso vano dagli investigatori che hanno bloccato il criminale e lo hanno sottoposto a perquisizione, col fratello gemello, complice.

Al termine del controllo, gli agenti hanno trovato anche 6 cartucce calibro 7,65 e alcune mazze di legno e ferro all’interno dell’autovettura. L’arma sequestrata era una pistola bruni mod. 85 a salve modificata e alterata ad hoc per fare fuoco.

I due uomini sono quindi stati bloccati dagli uomini della Mobile pochi secondi prima di compiere un atto criminoso. Allo stato attuale, i fratelli sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di piazza Lanza di Catania, a disposizione dell’autorità giudiziaria.