CATANIA – “Siamo qua riuniti in questa stanza/Per aprire delle anime la danza/E le porte spalancare alla speranza/E se noi non abbiam la padronanza/Prevale qui nel gruppo l’assonanza“.
Sono i versi di “Primavera”, la prima poesia della raccolta “Dalla psicoterapia di gruppo alla poesia di gruppo” (edito da Edizioni Novecento), che ospita i componimenti dei Poeti associati, così come hanno scelto di chiamarsi gli autori delle rime, utenti del Centro diurno di Catania (Corso Italia).
Il volume è stato presentato nel corso di un briefing degli operatori del DSM dell’Asp di Catania, dal dottore Giuseppe Raniolo, dirigente psicologo del Modulo DSM Catania 1 e curatore del testo.
Presenti per l’occasione il direttore generale dell’Asp di Catania, dottore Maurizio Lanza; il direttore amministrativo, dottore Giuseppe Di Bella; il direttore sanitario, dottore Antonino Rapisarda; il direttore del Dipartimento di Salute mentale, dottore Carmelo Florio; il direttore dell’UOC Servizio di Psicologia, dottoressa Daniela Bordonaro.
“Questo incontro ci offre l’opportunità di parlare di salute mentale come vissuto professionale e umano degli operatori che ogni giorno, nei nostri servizi, rendono concrete le speranze di crescita e di emancipazione di tantissime persone – ha detto il dott. Lanza -. Questa prospettiva emerge chiara nei versi dei Poeti associati, testimoniando un modo di pensare la salute mentale al di là della malattia, perché le persone non sono la loro malattia“.
Il ringraziamento a tutti gli operatori dei servizi di salute mentale è stato espresso dal dottore Rapisarda: “Il vostro è un lavoro prezioso che offre opportunità agli utenti e aiuto alle famiglie e che sollecita un convinto salto culturale. Sulla salute mentale scontiamo, infatti, ancora troppi stereotipi e pregiudizi“.
“Salute mentale vuol dire concentrarsi sulle risorse delle persone – ha aggiunto il dottore Di Bella -. Questa prospettiva rappresenta il modus operandi dei nostri servizi che, come Direzione, abbiamo sostenuto e continuiamo a favorire nella ricerca delle risposte di cura più adeguate per i nostri utenti“.
La silloge presentata è il risultato di un lavoro clinico e di un gruppo di terapia condotto, nell’ambito del Laboratorio di Arteterapia, fra il 2017 e il 2018, dal dottore Raniolo, ispiratore di questa esperienza.
“Con questo incontro – ha detto il dottor Florio – abbiamo inteso ringraziare tutte le professionalità che operano nei nostri servizi e al contempo valorizzare il loro contributo in un Dipartimento che vuole rinnovarsi interpretando nuove sfide e nuovi bisogni. La silloge curata dal dr. Raniolo si colloca in questa cornice di senso organizzativa, clinica, sperimentale e relazionale. I nostri artisti, associati nella poesia, ci permettono, infatti, di accedere ad un mondo fantastico, ricco e a tratti ironico che restituisce valore alla cura nel suo significato più alto”.
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