Rubano auto in centro e preparano “cavallo di ritorno” a Librino: arrestato anche il figlio del boss Angelo Ferlito

Rubano auto in centro e preparano “cavallo di ritorno” a Librino: arrestato anche il figlio del boss Angelo Ferlito

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato: Francesco Graziano Ferlito (da sinistra verso destra nella foto), 46enne pregiudicato; Giacomo Cannavò, 45enne pregiudicato; Domenico Agatino Cannavò, 22enne, responsabili, in concorso tra loro, del reato di estorsione, in particolare del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Come è noto tra le varie forme di estorsione figura quella del “cavallo di ritorno”, che prevede il pagamento di un riscatto da parte di chi ha subito un furto per ottenere la refurtiva. Il fenomeno è particolarmente presente anche nel nostro territorio e riguarda in maniera preponderante il furto di auto e moto.

  

La sera dello scorso 11 luglio, una persona ha segnalato il furto dell’auto Fiat 500 lasciata in sosta nella zona del centro cittadino. Ieri mattina la vittima è stata invitata negli uffici della squadra mobile per formalizzare la denuncia e durante la stesura ha fatto riferimento ad alcune telefonate ricevute in cui è stata prospettata la possibilità di ottenere la restituzione del mezzo previo pagamento di una somma di denaro.

In effetti, durante la permanenza negli uffici di polizia, ha ricevuto un’ulteriore telefonata in cui l’ignoto interlocutore ha comunicato il prezzo da pagare, ovvero 800 euro, per rientrare in possesso dell’auto, indicando una piazza del rione Librino quale luogo di incontro.

È stato predisposto un mirato servizio nel quartiere, a esito del quale il personale di questa squadra mobile ha bloccato i tre che avevano appena ricevuto dalla vittima la somma di 800 euro.

La vettura rubata, che era stata portata nel luogo dell’incontro da Francesco Graziano Ferlito e Domenico Agatino Cannavò, è stata restituita alla legittima proprietaria.

Francesco Graziano Ferlito è figlio del noto boss catanese Alfio Ferlito, assassinato a Palermo il 16 giugno 1982 nella “strage della circonvallazione”.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati, indagati anche per ricettazione in concorso, sono stati rinchiuso nel carcere di Catania piazza Lanza.