Ristoranti, società e note aziende di gestione rifiuti: tutti i beni sequestrati ai Cappello-Bonaccorsi. IL VIDEO

CATANIA – Non solo 31 arresti per il clan Cappello- Bonaccorsi. Nell’ambito dell’operazione “Penelope”, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo, funzionale alla confisca, di numerosi fabbricati, autoveicoli, motoveicoli, rapporti con istituti di credito e finanziari, nonché di ulteriori attività commerciali, segnatamente:

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  • Santo Strano:

– Totalità dei beni aziendali e strumentali dell’impresa individuale per la vendita di abbigliamento intestata a Santo Strano, con sede in Catania, Villaggio Sant’Agata zona C. n.15;
– Totalità dei beni aziendali e strumentali dell’impresa individuale per la vendita di articoli per la casa intestata a Stefania Reale, con sede in Catania, Villaggio Sant’ Agata zona C. n.15 e luogo d’esercizio in Catania al Villaggio S. Agata zona B n.139-138;

  • Giuseppe Guglielmino:

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Eco Logistica s.r.l.”, avente ad oggetto la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti solidi, intestata a Biagio Caruso e Biagia Caruso, con sede legale in Aci Sant’ Antonio, via John Fitzgerald Kennedy n.6 e 8;
– Totalità dei beni aziendali e strumentali dell’Impresa individuale “Consulting Business di Guglielmino Giuseppe”, avente ad oggetto servizi di consulenza alle imprese, con sede legale in San Gregorio di Catania, via Federico De Roberto3/A;
– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Geo Ambiente s.r.l.”, avente ad oggetto la gestione di rifiuti urbani e industriali, già in amministrazione straordinaria, con sede legale in Belpasso, contrada Fontana Murata 11 e due sedi secondarie site nel cosentino: una in Belvedere Marittimo, via G. Fortunato 188 e l’altra in Sangineto, contrada Antili s.n.;
– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Clean Up s.r.l.”, avente ad oggetto la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti solidi, con sede legale in Motta Sant’Anastasia,contrada Porticazzo s.p. n.134 21/23;

  • Calogero Giuseppe Balsamo e Salvatore Balsamo:

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “B & V Rottami S.r.l.s.”, società per il recupero e trattamento di materiali ferrosi, con sede legale in Catania, via del Ciclamino n.27 ed unità locale in Gela, Contrada del Signore s.n.c;
– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Asia S.r.l.”, società per il commercio di generi alimentari, con sede legale in Catania, via del Ciclamino n.27;

  • Salvatore Massimiliano Salvo:

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “S & D S.r.l.s.”, avente ad oggetto la gestione di bar, ristoranti e attività di somministrazione, con sede legale in Catania, Piazza Mario Cutelli n.2;

  • Maria Rosaria Campagna:

– totalità dei beni aziendali e strumentali dell’impresa individuale Pizzeria e Bar “I due Vulcani”, con sede in Napoli, via Alessandro Volta n° 3;

  • Mario Lupica:

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Eco Business s.r.l”, , avente ad oggetto la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti, con sede in Siracusa, viale Teracati n. 63/B e sedi secondarie in Catania, via Mancini n°24/26 e via Porticello n. 3, 5 e 7, intestata a LUPICA Mario e a “Tech Servizi s.r.l.”;

  • I.M e L.G. (Indagati del reato di intestazione fittizia di beni ma non colpiti dalla misura cautelare personale):

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “Indomenic s.r.l.”, avente ad oggetti la gestione di supermercati e ipermercati, con sede in Siracusa, via del Gorizia 13 e unità locale in Siracusa, viale Teocrito n. 34 (che gestiva una attività di supermercato).
– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “B & G s.r.l.s.”, avente ad oggetto la gestione di supermercati e ipermercati, con sede legale in Siracusa, viale Teocrito n° 34/36.

  • C.A.F. (Indagato del reato di intestazione fittizia di beni ma non colpito dalla misura cautelare personale):

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “PE.I. s.r.l.”, avente ad oggetto la gestione di bar, ristoranti e pizzerie, con sede in Aci Castello, via Lungomare dei Ciclopi n.133 (frazione Aci Trezza);
– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “FAMA s.r.l.”, avente ad oggetto la gestione di bar, ristoranti e pizzerie, con sede in Catania, via C. Colombo n.72 e sedi secondarie in Catania, via Mancini n.24/26 e via Porticello n. 3, 5 e 7;
– Totalità dei beni aziendali e strumentali dell’associazione denominata “Network Vip Club” avente sede legale in Catania alla via C. Colombo n.72.

Sarà eseguito, inoltre, il decreto di sequestro preventivo, emesso in via d’urgenza in data 10.01.2017 dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, delle sotto elencate attività commerciali (oltre che di ulteriori autoveicoli e motoveicoli, rapporti con Istituti di Credito e finanziari e fabbricati, siti anche nel territorio di Napoli):

  • Calogero Giuseppe Balsamo e Salvatore Balsamo:

– Totalità dei beni strumentali ed aziendali dell’impresa individuale per la produzione di prodotti di panetteria intestata a Salvatrice Cristina Balsamo con sede a Catania in via Villa Glori n.53;

  • Maria Rosaria Campagna:

– Totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società “I 2 Vulcani Società a responsabilità limitata semplificata” per la gestione del ristorante – pizzeria “I 2 Vucani” con sede a Napoli in via A. Volta n.3, intestata a Maria Rosaria Campagna;

  • Massimiliano Balsamo:

– Totalità dei beni strumentali ed aziendali dell’impresa Individuale denominata “Malua bar” di Balsamo Massimiliano, con sede a Catania in via Torino n.68.

Il valore patrimoniale dei beni sequestri ammonta ad oltre 10 milioni di euro.
Una persona, colpita dal medesimo provvedimento restrittivo, allo stato irreperibile, è attivamente ricercata.

Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati nelle case circondariali di Catania “Bicocca” , Messina, Siracusa “Cavadonna” e Caltanissetta.

Alla fase esecutiva hanno partecipato oltre 300 unità della Polizia di Stato, tra cui equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, unità eliportata del Reparto Volo di Reggio Calabria e personale delle Squadre Mobili siciliane.

Redazione

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