“Rispetto il disabile, ma non può stare lì”, ostacolato trasporto disabili alla Cittadella di Catania: interviene il presidente del CINAP

“Rispetto il disabile, ma non può stare lì”, ostacolato trasporto disabili alla Cittadella di Catania: interviene il presidente del CINAP

CATANIA – Una semplice giornata dai risvolti un po’ agrodolci: questo un brevissimo riassunto della spiacevole avventura che Francesca (nome di fantasia) ha raccontato ai nostri microfoni.

“Mi trovavo alla Cittadella Universitaria della mia città, Catania, per prendere una persona disabile e accompagnarla a casa sua”. Francesca, infatti, non frequenta affatto l’università e si trovava lì per svolgere un semplice compito: qualcuno al dipartimento di matematica aveva bisogno di un passaggio, dunque lei è arrivata fino al luogo prestabilito.

Essendo impossibilitata a uscire dall’edificio in maniera autonoma, la persona disabile ha concordato con Francesca che si sarebbero incontrati al secondo piano del dipartimento, per poi scendere insieme e raggiungere la macchina.

Proprio la vettura sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, più precisamente il parcheggio della stessa: “Non ho visto nessun posto riservato ai disabili, né tanto meno che non avesse le strisce blu, quindi ho accostato di fronte al dipartimento con l’intenzione di correre velocemente verso il secondo piano e riscendere: questione di 10 minuti al massimo”.

Ma questi 10 minuti sembra che fossero fin troppi per un responsabile della sosta all’interno della Cittadella. L’uomo, infatti, mentre effettuava una ronda a bordo di uno scooter, ha intravisto Francesca accostare e immediatamente si è precipitato nella sua direzione: “Non solo è stato molto duro nei miei confronti, ma anche scortese perché mi ha impedito di spiegare la mia esigenza e – anzi – ha continuato a inveire contro di me finché io stessa mi sono trovata costretta ad alzare i toni della voce”.

Spiegata la sua “missione” all’uomo, quello con fare categorico avrebbe concluso dicendo: “Con tutto il rispetto per il disabile, non mi interessa: qui non puoi stare neanche per due secondi”.

“Sentitomi dire questo io ho semplicemente chiesto – allora – dov’è che potevo parcheggiare la mia macchina e lui mi ha risposto che non c’erano posti per disabili. Poi è andato via ripetendo che dovevo spostare immediatamente l’auto”, Francesca racconta la storia in modo molto crudo, esprimendo risentimento verso un’Ente pubblico che non ha saputo aiutare una persona in difficoltà.

Costretta a dover comunque parcheggiare nelle vicinanze per correttezza verso il suo passeggero, allora, ha “dovuto” prendere una scelta sbagliata: “Ho posato la macchina esattamente dal lato opposto a quello su cui mi trovavo prima, dove già alcune auto erano parcheggiate e posti liberi non ce n’erano più, lì ho messo le quattro frecce e lasciato un bigliettino: ‘accompagnamento disabili, torno immediatamente’, e sono corsa via”.

La storia di Francesca in realtà si conclude così, ma dopo svariate telefonate si è riusciti a contattare il presidente del CINAP (Centro per l’Integrazione Attiva e Partecipata), il Centro Servizi dell’Ateneo catanese che “sostiene e coordina l’assegnazione di servizi e tutte le iniziative atte a migliorare la qualità di vita degli studenti iscritti all’Università di Catania che presentino condizioni di ridotta attività o partecipazione alla vita accademica e ogni altra situazione di svantaggio, temporanea o permanente”.

Il professore Salvatore Massimo Oliveri, rammaricato per lo spiacevole accaduto, oltre a promettere la messa in atto di una piccola inchiesta all’interno della Cittadella, volta a ricevere spiegazioni sull’evento, ha anche sottolineato che qualunque studente in difficoltà può rivolgersi al CINAP: “La ragazza doveva essere indirizzata al parcheggio del dipartimento, dove ci sono stalli appositi per i portatori di handicap. Gli stalli si trovano in tutti i dipartimenti – questo il professore lo sottolinea – e anzi sono in continua crescita perché il CINAP provvede ad aggiornarli per ogni nuova necessità che si presenta”.

Tra i vari aggiornamenti sarebbe anche stata proposta una mappa dedicata alla reindirizzazione verso i vari stalli, in modo da trovare sempre quello più comodo.

“Invito tutti gli studenti a segnalare – conclude il presidente – condotte di questo tipo e avvenimenti spiacevoli, ma anche a chiedere aiuto al Centro per qualsiasi esigenza legata alle difficoltà quotidiane della disabilità all’interno dell’Ateneo”.