Rifiuti a Catania, degrado e incuria in via Bassi e via Mandrà. Assessore Cantarella: “Ci stiamo lavorando”

CATANIA – Da sempre Catania soffre del “problema rifiuti“. Nonostante si cerchino e si applichino determinate soluzioni, non è facile risolvere una questione così rilevante.

“Rifiuti ovunque”. Ecco quanto emerge da una segnalazione del nostro lettore Salvo Consoli. Quest’ultimo lamenta che, “da tempo immemore”, la problematica dei rifiuti persiste e non ci sarebbe stato alcun miglioramento a suo dire, anzi, al contrario, ci sarebbe un peggioramento delle condizioni. La lamentela si incentra sui tanti rifiuti abbandonati in strada. Alcuni di questi, composti da vetro e materiali simili, risulterebbero “pericolosi e mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini”.

Non sarebbe bastata l’installazione delle telecamere per “rendere la città più vivibile“, come affermato dall’assessore Cantarella. A detta dell’utente, zone del centro storico come “piazza Duomo, via Etnea bassa, piazza Università e piazza Stesicoro” si presenterebbero pulite e disinfettate, mentre in altre aree come il viale Mario Rapisardi il quadro della situazione sarebbe differente.

Nella segnalazione si fa riferimento, nello specifico, a via Bassi dove si lamenta una “vera e propria discarica” e via Mandrà dove sarebbero stati riscontrati “problemi di spazzamento”, oltre a essere una zona soggetta a rischio di incendi per via della “presenza di sterpaglie”. Il cittadino lamenta l’inciviltà di una parte della popolazione e l’assenza di controlli da parte delle istituzioni.

Stando alle affermazioni sopra riportate, ai microfoni di NewSicilia.it è intervenuto l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Fabio Cantarella. Quest’ultimo ci spiega: “Intanto la segnalazione al comune è stata fatta? Discariche abusive in città ne abbiamo 151, censite. Noi le puliamo ma non le alimenta il comune. Certamente c’è un giro di inciviltà e di traffico di rifiuti che fa sì che queste discariche vengano praticamente ricostituite da soggetti che scaricano illecitamente. Quindi dobbiamo dare la corretta caratteristica al fenomeno. Non è il comune a fare le discariche ma qualche incivile che le crea. Questo significa che il comune la pulizia la fa per come prevede l’appalto. Se l’appalto prevede che quella strada va spazzata due volte alla settimana, due volte alla settimana verrà spazzata. Ma se ogni giorno qualcuno butta rifiuti anche quando è stato spazzato sembra come se in realtà non fosse stato pulito“. 

Lo stesso aggiunge:Abbiamo fatto uno studio secondo il quale 6 milioni di chilogrammi di rifiuti in un mese e mezzo non sono del Comune di Catania ma sono di comuni limitrofi. Quindi c’è un fenomeno di immigrazione dei rifiuti da parte di soggetti che non fanno la differenziata a casa loro e buttano la spazzatura a Catania come indifferenziata. Ora qui il problema non è più dell’Ecologia dell’Ambiente ma è un problema di controlli. Allora abbiamo iniziato a installare le prime telecamere, ci stiamo lavorando. Limportante è mettere ordine, non è vero che il comune non pulisce. Il signore vorrebbe la strada sempre pulita e ha ragione però devo fare in modo che quella pulizia si raggiunga senza incrementare la Tari”.

La strategia che si sta adottando: “Dunque stiamo lavorando su un meccanismo diverso che è quello di pulire le due volte a settimana che prevede l’appalto, ma al contempo installare dei presidi di controllo al fine di beccare chi purtroppo, da anni, ha trasformato Catania in una discarica. Già ne sono stati beccati circa 40. L’applicazione delle telecamere è prevista anche altrove, ci stiamo lavorando gradualmente”.

Fonte foto: Salvo Consoli