Ricorre all’eutanasia perché depressa: la Procura di Catania apre un’inchiesta su una 47enne catanese

Ricorre all’eutanasia perché depressa: la Procura di Catania apre un’inchiesta su una 47enne catanese

CATANIA – La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, in merito alla morte di una 47enne di Paternò, che lo scorso 27 marzo si è recata in Svizzera per fare ricorso all’eutanasia e spegnere, così, per sempre, la sua vita.

All’apice della triste decisione pare ci fosse la depressione. Secondo quanto riportato dai colleghi de La Sicilia, infatti, la donna non soffriva di una malattia terminale, ma le era stata diagnosticata, da parte dell’Asp, una forma di depressione.

La decisione di mettere fine a queste sofferenze, non è stata ben accetta dai familiari della donna che, a quanto pare, grazie all’aiuto di tre legali, avrebbero presentato una denuncia ai carabinieri.

Il quotidiano La Verità avrebbe ricostruito la vicenda e fatto luce su alcuni particolari: il Gip di Catania, infatti, avrebbe annullato un sequestro di beni della 47enne. Inoltre, come vi dicevamo poc’anzi, la Procura del capoluogo etneo, ha anche aperto un’inchiesta, senza indagati, ipotizzando il reato di istigazione al suicidio e ha disposto, a scopo cautelativo, il sequestro di un conto corrente e di un immobile appartenente alla donna. Il provvedimento, però, pare sia stato rigettato dal Gip che ha specificato e sottolineato che la vittima ha seguito l’iter per la preparazione alla morte assistita ottenendo, regolarmente, la cosiddetta “luce verde”.

Inoltre, pare che la donna, quando si sarebbe rivolta all’associazione in Svizzera, fosse in uno stato mentale di lucidità e quindi consapevole di quanto, da lì a poco, sarebbe accaduto.

Immagine di repertorio