Ricordi e nostalgia di un tempo lontano in “I nostri Esordi” il nuovo libro di Santino Mirabella dedicato a Pippo Baudo e Tuccio Musumeci

Ricordi e nostalgia di un tempo lontano in “I nostri Esordi” il nuovo libro di Santino Mirabella dedicato a Pippo Baudo e Tuccio Musumeci

CATANIA – I sogni di due giovani ragazzi diventati realtà, quelli di Pippo Baudo e Tuccio Musumeci, rivivono nelle pagine del libro “I nostri Esordi. Pippo Baudo raccontato da Tuccio Musumeci. E viceversa“.

Edizioni Arianna, scritto con amore ed eterna amicizia da Santino Mirabella, magistrato presso il Tribunale di Catania e scrittore. Tante risate e battute divertenti ma anche qualche momento di commozione durante la presentazione ufficiale del libro alla libreria Feltrinelli, dove Tuccio Musumeci da signore del palcoscenico non si risparmia regalando ai tanti presenti dei veri momenti teatrali insieme a Salvo La Rosa, moderatore dell’incontro, all’editrice Arianna Attinasi, all’avvocata e studiosa Roberta Lo Re e all’autore Santino Mirabella.

Il libro è un omaggio di Mirabella all’amicizia che lo lega a Pippo e Tuccio due colonne artisti che in un mondo che si muove tra apatia e disinteresse per la cultura. Tuccio con il suo teatro e la sua capacità di rapire l’attenzione con la sua sola presenza. E Pippo con la televisione di intrattenimento di serie A.

Alcuni dei retroscena dei tanti aneddoti descritti nel libro dalla penna di Santino Mirabella, sottoforma di intervista, vengono magnificamente svelati da Tuccio Musumeci che con un velo di nostalgia ricorda l’amico e fratello Pippo Baudo e le tante sere che ventenni correvano per i locali siciliani cercando di mettere in scena i loro desideri nonostante un cammino già segnato dal volere dei genitori. La storia di Baudo e Musumeci è legata all’evoluzione della società, del costume, della nostra Sicilia e del nostro Paese, perchè Tuccio, l’incarnazione del non divo, non è solo ‘il’ teatro ma è anche una figura affettuosamente presente nella vita quotidiana mentre Pippo è ‘La’ televisione, per eccellenza, l’amico che la sera ti accoglieva in quell’altra casa che era la giovane televisione italiana.

Riaprire l’album dei ricordi non è mai semplice – come hanno spiegato Santino Mirabella e Salvo La Rosa – soprattutto dopo la perdita di un amico come Pippo che nelle le lunghe telefonate si informava sempre sulle ultime novità del teatro catanese e viveva il legame con Catania in modo viscerale”.

Tuccio Musumeci si racconta ai presenti con la stessa atmosfera di una serata tra amici e tra una battuta e l’altra ricorda il primo incontro durante una fredda sera d’inverno che segnò l’inizio dell’amicizia con Santino Mirabella quando lo scambiò per un rapinatore o la disavventura in una pensione per artisti dove da giovane, cercando di spronare un timido Pippo Baudo, tentavano di conquistare le ballerine protagoniste del loro primo varietà a Melilli.

Ad omaggiare Pippo e Tuccio tra le pagine di “I nostri esordi” ci sono anche i racconti di Rossana Luttazzi – moglie di Lelio Luttazzi e Presidente della Fondazione che lo ricorda – nonché Salvo La Rosa e Luca Madonia, i quali raccontano il loro legame con due siciliani veri, autentici e innamorati di Catania e della Sicilia.