Riapre tratta Siracusa-Catania. Ridotti i tempi di percorrenza

SIRACUSA – Stamattina alle 06,20 il treno regionale Rv 3868, partito dalla stazione di Siracusa, ha inaugurato la riapertura della tratta ferroviaria Siracusa-Catania dopo quasi tre mesi di stop.

Il 20 giugno era stata chiusa tra le polemiche per la scelta del periodo estivo, a causa di lavori di velocizzazione e ammodernamento che hanno interessato un tratto di 70 chilometri tra Bicocca e Augusta. “Dal 20 giugno al 3 settembre” si disse. E i tempi sono stati rispettati.

Gli interventi di ammodernamento, parziali (la seconda tranche verrà effettuata nel 2017, per un investimento totale di 82milioni), hanno riguardato “i sistemi tecnologici per la gestione del traffico – fa sapere Rfi – con l’installazione di nuovi segnali e di sofisticati apparati di sicurezza nelle stazioni di Lentini e Agnone“.

Inoltre sono state realizzate delle varianti di tracciato, costruiti una nuova galleria e un cavalcaferrovia tra Lentini e Carlentini, con l’obiettivo della soppressione di alcuni passaggi a livello.

Tutto ciò ha migliorato i tempi di percorrenza. Oggi da Siracusa si arriva a Catania in un’ora e 7 minuti (a un costo di 6,90 euro): una riduzione di 9 minuti, il 13% in meno rispetto a prima. 

Purtroppo non è tutto rose e fiori. La stazione di Siracusa si è presentata in stato di semiabbandono, con binari sporchi e ricoperti da sterpaglie e erbacce. E la situazione potrebbe protrarsi.

Domani, i lavoratori che hanno svolto i servizi ferroviari in questi tre mesi in trasferta a Catania e quelli delle imprese di appalto incroceranno le braccia per 8 ore, dato che hanno deciso di protestare contro la ditta (la Mondus).

Inoltre il sindacato che ha annunciato lo sciopero, la Filt Cgil, si è detto “da una parte soddisfatto per i lavori di ammodernamento. Le Infrastrutture – ha detto il segretario provinciale Filt Vera Uccellosono il filo conduttore per lo sviluppo economico e dell’occupazione. E gli investimenti nel sistema dei trasporti rendono il settore ferroviario moderno, competitivo e al servizio e per lo sviluppo dei settori produttivi del nostro territorio“. Ma allo stesso tempo preoccupato per la scarsa considerazione per la stazione di Siracusa e per la tratta a Sud della città aretusea.

“Ancora oggi – ha aggiunto Uccello – non c’è il treno domenicale per Noto, molto richiesto dai turisti“. Da tre anni Rfi e Trenitalia hanno soppresso il domenicale Barocco per Noto e Modica.