Reati contro avifauna autoctona, denunciate 7 persone e sequestrate armi e altro materiale

CATANIA – Nei giorni scorsi il nucleo carabinieri Cites di Catania unitamente al Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali) ha effettuato una serie di controlli volti a reprimere reati nei confronti di specie di avifauna autoctona del territorio siciliano.

All’esito di decine di accertamenti tra le province di Catania, Siracusa, Enna, Messina e Ragusa, sono state denunciate all’autorità giudiziaria 7 persone, per reati connessi al prelievo e alla detenzione illecita di fauna protetta. 

Inoltre sono stati sequestrati numerose reti per uccellagione, 4 fucili, munizioni e diversi esemplari vivi tra cui falchi pellegrini, cardellini, calandre, verdoni e verzellini. Nel corso di un’altra verifica sono stati sequestrati 6 testuggini terrestri e un pappagallo conuro guance verdi, illecitamente detenuto.

I reati contestati vanno dal prelievo illegittimo di specie protette in violazione della legge sulla caccia, al furto aggravato ai danni dello Stato, alla violazione della normativa sulle specie protette dalla Convenzione Cites, alla detenzione abusiva di armi. Gli esemplari sono stati in parte immediatamente reimmessi in natura ed in parte affidati ai centri di recupero della fauna selvatica.

Nel corso di una perquisizione è stato ritrovato un piccolo falco pellegrino che era stato prelevato da un nido alcuni giorni prima. In questo caso si è tentato di riportare l’esemplare nel proprio nido, ma ci si è resi conto che i fratelli erano cresciuti troppo rispetto a lui e quindi quasi certamente non sarebbe sopravvissuto. Si è così sperimentata, finora con successo, una tecnica che ha previsto l’inserimento del piccolo in un altro nido e l’adozione dell’esemplare da parte di una madre di falchi della stessa grandezza.