RANDAZZO – L’aggressione prima, l’incendio di un immobile dopo: due atti intimidatori, avvenuti uno lo scorso agosto 2022 e l’altro a marzo, con vittima un imprenditore egiziano di Randazzo, nel Catanese, “colpevole” di voler acquistare alcuni immobili all’asta.
La vicenda
La vicenda ha inizio lo scorso agosto, quando l’imprenditore rimane vittima di un aggressione, ferito con calci e pugni, tanto da essergli stata asportata la milza. Alcuni mesi dopo, esattamente a marzo 2023, l’incendio doloso, del quale la vittima si è salvata riuscendo a scappare via da una finestra. Due atti intimidatori per impedire all’imprenditore di acquistare degli immobili all’asta di un agglomerato edilizio appartenenti a uno degli arrestati.
L’arresto di Pileri e Pino
Il mandante dei due atti delittuosi sarebbe proprio l’ex proprietario degli immobili, Francesco Calanni Pileri; in manette anche il parente di un boss, Carmelo Pino, catanese accusato di aver invece reclutato i due “picchiatori”. Entrambi i pregiudicati sono stati fermati alcuni giorni fa dai carabinieri di Randazzo a seguito di alcune intercettazioni. Dalle telefonate ascoltate tramite servizi dei militari, sarebbe emerso come i due stavano programmando un’altra intimidazione nei confronti dello stesso imprenditore.
Le intercettazioni e il tentativo di un nuovo atto intimidatorio
Le intercettazioni sono state avviate dalla Procura della Repubblica di Catania a seguito della denuncia della vittima. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso nelle scorse ore una ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentativo di estorsione e lesioni aggravate.
Le parole del Capitano Luca D’Ambrosio, comandante della Compagnia carabinieri di Randazzo