Randagismo a Catania, arriva l’ordinanza del Comune per contrastare il fenomeno

Randagismo a Catania, arriva l’ordinanza del Comune per contrastare il fenomeno

CATANIA – Per fronteggiare il fenomeno del randagismo nel territorio comunale, il sindaco della Città Metropolitana, ha emanato, nelle more della rielaborazione del “Regolamento comunale per la tutela degli animali“, un’ordinanza mirata a garantire l’incolumità pubblica, prevenire rischi sanitari e assicurare il benessere degli animali d’affezione.

Tra le norme inserite nell’ordinanza la possibilità, entro il 31 dicembre prossimo, di identificare e registrare all’anagrafe canina il proprio cane. Trascorsa tale data, la mancata iscrizione, entro il secondo mese di vita dell’animale, comporta una sanzione amministrativa da 86 a 520 euro e da 2.887 a 17.325 euro qualora l’inosservanza riguardi cani aggressivi.

Il provvedimento del sindaco, firmato su proposta dell’assessorato all’Ambiente Ecologia e Sicurezza guidato da Fabio Cantarella, vieta qualsiasi maltrattamento comportamento lesivo, sia fisico che psichico nei confronti degli animali e, in particolare privarli di acqua e cibo.

I cani che circolano nelle vie pubbliche o in luoghi aperti al pubblico devono essere condotti al guinzaglio e i loro proprietari muniti di strumenti idonei per la raccolta delle deiezioni e di museruola.

Il cittadino che avvista un cane vagante nel territorio comunale è obbligato a segnalarlo informando gli uffici comunali competenti: Ufficio Front Office per il benessere animale sito in via Riccardo Felici n.1 tel/fax 095-8731779 attivo nei giorni feriali dalle ore 8 alle 14 e il giovedì anche dalle 15 alle 18; negli stessi giorni e negli stessi orari è operativo l’Ufficio di Polizia Ambientale e il pronto intervento al numero 095-531333.

Il comune provvederà a far eseguire la procedura di intervento, soccorso o recupero dell’animale ad associazioni animaliste o volontari accreditati o alla ditta convenzionata con il Comune. Nel caso non si riesca prelevare l’animale con i normali metodi di contenimento, l’amministrazione richiederà l’intervento di personale veterinario autorizzato all’utilizzo di strumenti per la narcosi a distanza.

L’ordinanza vieta anche di esibire o utilizzare animali per la pratica dell’accattonaggio.

I cani randagi di docile indole censiti nel territorio comunale che non trovano affido temporaneo, ricovero o adozione saranno riammessi nel territorio dal quale sono stati prelevati come cani di proprietà del Comune.

L’ordinanza prevede, tra l’altro, la possibilità che uffici pubblici, istituti, scuole, caserme o aziende private, attrezzino spazi di pertinenza dove accudire “cani mascottes”, scelti tra quelli prelevati dal territorio.

Immagine di repertorio