CATANIA – “A Catania il servizio di raccolta rifiuti porta a porta non funziona, la città ne soffre pesantemente ma a parere dei sindacati non si discute abbastanza su quelle che sono le reali responsabilità sul fronte della gestione della forza lavoro disponibile“. È questa la posizione di Cgil, CISL, Uil, Ugl, USB, Confsal Snalv e le relative sigle di categoria, che offrono una chiave di lettura rispetto ai gravi disagi registrati in questi giorni in tema di igiene ambientale.
I sindacati catanesi dichiarano che hanno diverse volte “denunciato l’atteggiamento incomprensibile e inadeguato del commissario del consorzio Sineco, Verrazzani, che oltre ad essersi più volte sottratto al confronto diretto con le sigle, ha proceduto all’assunzione a tempo determinato di soli 21 lavoratori dei 105 disoccupati afferenti al bacino prefettizio“.
Una limitazione, sottolineano, “che nel giro di pochissimo tempo sta già producendo pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti: da un lato la città è sporca, dall’altro i lavoratori impegnati sorreggono un eccessivo carico di lavoro che preoccupa Cgil, Cisl, Uil, Ugl, USB e Confsal Snalv, anche sotto il profilo della sicurezza“.
Concludono i sindacati: “È necessario guardare in faccia la realtà e non applicare strategie che, oltre a non produrre risultati positivi sul fronte del servizio, compromettono l’ambiente cittadino e la vita di due tipologie di persone: quelle costrette a lavorare troppo senza peraltro raccogliere appieno i frutti del loro sforzo quotidiano e quelle che attendono di lavorare da anni, nonostante le promesse delle istituzioni. Siamo sempre a fianco dei lavoratori e proprio per questo non vogliamo sottrarci alla responsabilità di segnalare i punti nevralgici di questa vicenda, che si rilevano anche nella irresponsabilità dei vertici di gestione delle aziende coinvolte nel servizio di raccolta“.
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