“Raccogliamo fondi per la chemio al Garibardi”, la truffa di piazza Stesicoro

“Raccogliamo fondi per la chemio al Garibardi”, la truffa di piazza Stesicoro

CATANIA – A tutti, prima o poi, capita di ritrovarsi in situazioni difficili da gestire.

Poniamo caso che un uomo, occhio e croce sui 40 anni, ti fermi nel mezzo di piazza Stesicoro, il sabato sera, mentre stai passando una tranquilla serata tra amici.

Un uomo alla mano, con una parlantina infinita, scherzoso e, almeno all’apparenza, anche simpatico. 

Ehi, posso rubarti un attimo? Non sono mica un terrorista!” Cosa fai? Lo ignori? Ma no! Non sei mica un maleducato.

Si presenta, chiede il nome a te e alla tua comitiva, ti stringe la mano, scambia quattro chiacchiere tranquille e poi… poi arriva al nocciolo della questione.

“La faresti un’offerta libera per raccogliere soldi per la chemioterapia all’ospedale Garibaldi? Basta anche solo un euro, per un pasto caldo, offerto col cuore“.

Tu storci il naso, immagini, anzi sai, che è una truffa; hai letto tante di queste storie, hai visto servizi d’inchiesta in televisione, ma come ti comporti? Come ha voluto sottolineare un nostro lettore, che ha fatto questa segnalazione, ti ritrovi in una situazione per la quale “se rifiuti sembri senza cuore, quando in realtà quelli senza cuore sono loro. Lucrano spudoratamente sulle sfortune altrui“.

Certo però che non bisogna essere sempre scettici, che ne potete sapere, cari lettori, che questo poveretto non sia veramente un volontario, una bravissima persona a questo punto, che, contro ogni pronostico, stava compiendo una buona, meravigliosa azione?

A scanso di equivoci allora abbiamo contattato il Garibaldi e… “Assolutamente no! Non mandiamo gente in mezzo alla strada per raccogliere fondi per la chemioterapia“.

Come se ciò non bastasse teniamo anche conto del fatto che l’euro spesso tende ad incrementare. Come? Leggete qui:

È stato assurdo. Eravamo in tre. Il primo gli ha dato un euro, il secondo aveva 10 euro interi, e l’uomo ci ha detto che preferiva evitare le monete. Gli diamo così i 10 euro. Lui per poter tornare il resto ha chiesto 2 euro al terzo e 5 al primo, permettendosi addirittura di guardargli dentro al portafogli per verificare che avesse soldi interi. Il primo sconsolato gli dà 5 euro ma di resto gliene vengono tornati solo 3, al secondo invece vengono tornati solo 7 euro. Succo della storia, con la scusa del ‘meglio se avete soldi interi‘ ha fregato 3 euro al primo (che inizialmente aveva dato un euro, quindi ha pagato 6 euro complessivamente vedendosi tornare solo 3 di resto, ndr.) 3 euro al secondo e due euro al terzo“.

Contorti calcoli matematici a parte, il 40enne pseudo volontario si è fatto 8 euro con tre persone, dando però, come ricca ricompensa, due braccialetti da legare al polso come “ricordo per la buona azione compiuta“.

Che fare allora? Purtroppo è vero quando si dice “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio“. Fa male scriverlo, fa male rendersene conto, ma è così. 

La soluzione? Non fermarsi quando ti chiamano, risultare maleducati, e diffidare? Purtroppo, forse, si, è questa. Sicuramente queste azioni vanno denunciate alle autorità competenti perché, ribadiamo, quelli senza cuore sono loro.