CATANIA – Una delle questioni più dibattute recentemente nel mondo sanitario del nostro Paese riguarda gli Hospice pediatrici, quei luoghi in cui si persegue con ogni sforzo l’obiettivo di garantire la migliore qualità di vita possibile al bambino inguaribile e alla sua famiglia. Si tratta di strutture alternative ad elevata complessità assistenziale, con personale altamente qualificato, le cui linee guida sono state approntate nell’Accordo Stato-Regioni del marzo 2021.
Oggi sono otto gli Hospice Pediatrici su tutto il territorio italiano, aspetto che pone la Sicilia in una posizione di rilievo, se si considera che due di questi sono stanziati e operano proprio nella nostra isola. In particolare, ormai da qualche anno, la struttura dell’Arnas Garibaldi riesce a coprire una densità di popolazione assai elevata, essendo esclusivo punto di riferimento dell’intera fascia orientale della regione.
Nonostante qualche difficoltà dovuta all’emergenza Covid, che ne ha ristretto per un periodo le attività, l’Hospice pediatrico per le malattie rare e inguaribili di Nesima ha ospitato decine di bambini e di famiglie, fornendo il supporto necessario per affrontare le terribili contingenze.
Riflettori sull’Hospice del Garibaldi Nesima
Istituita come unità operativa dipartimentale, la struttura conta oggi di un personale in linea con la dotazione organica prevista, con due medici e un direttore di unità operativa, nove infermieri, un coordinatore infermieristico e cinque OSS in condivisione con l’Hospice adulti. Peraltro, in linea con le previsioni del decreto assessoriale, operano anche altre figure come un musicoterapeuta e un fisioterapista dedicato.
Le parole del presidente Toscano
“Già da tempo la nostra associazione è presente all’interno dell’Hospice pediatrico, a supporto delle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati – dice Giuseppe Toscano, Presidente dell’AVULSS ODV di Catania –. Abbiamo sempre apprezzato il servizio offerto dal personale dedicato all’assistenza che, con grande abnegazione e spirito di servizio segue i pazienti e le famiglie, creando un ambiente accogliente in cui vengono garantite le necessarie cure e le giuste attenzioni“.
Carenza di personale sì o no?
La tematica sollevata di recente dal sindacato Nursind, che solleva in particolare la carenza di personale, è strettamente legata a fattori contingenti, quali le assenze temporanee di taluni operatori, ma che di fatto non ha mai inciso sul buon andamento delle attività, peraltro sempre sotto l’osservazione costante della direzione sanitaria, la quale ha puntualmente supportato la struttura con provvedimenti immediati ed efficaci per garantire la continuità assistenziale.
Ciononostante, la direzione strategica dell’ospedale tiene sempre alta l’attenzione sulle esigenze di questa delicata struttura e sulla necessità dei piccoli pazienti, puntando sull’inserimento di ulteriori figure professionali. Già da tempo sono state infatti avviate alcune procedure per reclutare altro personale specialista medico, anestesisti e pediatri e operatori del comparto, selezioni che sono tutte prossime alla conclusione.
Lo sforzo dell’Arnas Garibaldi rispetto alle tematiche inerenti i bambini e le loro patologie è peraltro evidente nella stessa mission aziendale, che accoglie al suo interno uno tra i più importanti dipartimenti materno-infantile del Paese, con riconoscimenti e attestati di professionalità di carattere nazionale e internazionale.