CATANIA – “Finalmente il sindaco Enzo Bianco batte un colpo e annuncia la convocazione di una riunione sulla questione Amt. Era ora, perché quello che sta accadendo all’Azienda metropolitana trasporti ha davvero dell’incredibile. Non possiamo infatti continuare ad assistere inermi ad un lento smantellamento del principale servizio pubblico della città di Catania, senza che nessuno si preoccupi di trovare le soluzioni per salvarlo da un nuovo fallimento”.
A dichiararlo sono i segretari provinciali Franco Di Guardo della Uil trasporti e Giuseppe Scannella della Ugl trasporti autoferrotranvieri, che invocano un’incisiva svolta per salvare la partecipata che ha debiti per oltre 60 milioni, mentre vanta dal Comune una somma intorno ai 30 milioni.
Gravi problemi di ordine economico, a cui si vanno ad aggiungere notevoli deficit gestionali, come evidenziano i sindacalisti: “Altro che servizio pubblico, qui ogni giorno si mette a repentaglio la pubblica incolumità visto che ci sono utenti che attendono sotto il sole l’arrivo di un mezzo, anche per intere ore. E’ una crisi irreversibile e lo diciamo ormai da tempo, associando ai gridi di allarme ed alle proteste anche la proposta mai ascoltata ed accolta dagli amministratori della nostra città. Catania e i catanesi non meritano un trasporto pubblico locale così inadeguato a sostenere le esigenze di una realtà metropolitana e non c’è un solo secondo in più da perdere se si vuole salvare il salvabile, evitando un ulteriore e doloroso fallimento”.
“A maggior ragione – aggiungono Di Guardo e Scannella – del fatto che tra non molto riapriranno anche le scuole e non ci si potrà di certo presentare all’appuntamento con l’attuale e ridicolo numero di corse. Come organizzazioni sindacali di categoria saremo presenti al tavolo, per ribadire la nostra idea su un nuovo piano industriale, sul piano della mobilità e su un eventuale cambio di marcia nella gestione dell’Amt che può e deve iniziare attraverso una fattiva assunzione di responsabilità da parte di tutti”.
“Chiediamo infine – concludono i rappresentanti di Uil trasporti e di Ugl trasporti autoferrotranvieri – che all’incontro in municipio, convocato dal primo cittadino partecipino anche il Prefetto e tutti i parlamentari nazionali e regionali affinché ognuno, intervenendo al capezzale di quest’azienda, possa portare un concreto contributo per trovare una soluzione comune coraggiosa e condivisa, perché nessuno può chiamarsi fuori da questo problema che, soprattutto, è di ordine sociale considerato che i cittadini non possono essere lasciati a piedi o intere ore al sole oppure al freddo ad aspettare un mezzo che tarda ad arrivare, ma anche occupazionale visto che c’è il serio rischio licenziamento per centinaia di lavoratori”.
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