CATANIA – Un incontro toccante tra, probabilmente, più di cento studentesse e studenti del liceo Principe Umberto di Savoia, che non hanno e che non vogliono dimenticare Raffaele Barresi, il giovane 17enne morto a causa di un improvviso arresto cardiaco all’interno della propria aula.
Dopo la disperazione iniziale, i toccanti messaggi del pomeriggio, le rose bianche sul suo banco, i ragazzi non si sono fermati. Ieri sera, infatti, un buon gruppo di alunni si è dato appuntamento all’ingresso dell’istituto con una candela ciascuno, anch’essa bianca. Lì, poi, è scattata la magia.
Innumerevoli candele si accendono e vengono innalzate al cielo, ovviamente per “Raffa”, come lo chiamavano tutti. Scroscianti applausi, abbracci, tante lacrime per una morte inspiegabile. Sempre se una spiegazione, in questi casi, esiste.
“Volevo dirvi grazie – esordisce Edoardo Gulisano, rappresentante d’istituto, rivolto ai ragazzi presenti -, grazie di cuore a tutte le persone che erano presenti stasera e a tutte quelle che in questi giorni hanno avuto un pensiero per Raffa e per la sua famiglia. Volevo farvi vedere cosa siamo capaci di fare, e cosa intendo quando dico che il Principe non si batte, il Principe è unito, il Principe è una vera propria famiglia. Sono sicuro che Raffaele sia contento di tutto ciò. Continuiamo così, ricordiamolo per sempre, d’altronde sarà sempre un ‘principino’ come noi. Sono fiero di far parte di questa famiglia”.
Oggi, nella chiesa Santo Spirito del quartiere di Nesima, a Catania, si terranno i funerali a partire dalle ore 15. Ci si attende una piazza gremita, pronta a urlare il nome di Raffaele. E pronta anche a salutarlo per l’ultima volta.
