Quartiere Borgo-Sanzio di Catania, protesta in Via Torino: “No al doppio senso di marcia”

Quartiere Borgo-Sanzio di Catania, protesta in Via Torino: “No al doppio senso di marcia”

CATANIA – Dice NO il quartiere Borgo Sanzio di Catania al doppio senso di marcia in via Torino. La denuncia arriva dal Comitato Vulcania che, a seguito delle tante segnalazioni ricevute e dai sopralluoghi eseguiti, documenta le condizioni in cui versa la già citata via con il nuovo piano di viabilità.

Da circa due mesi e mezzo via Torino, una delle strade più trafficate del quartiere Borgo-Sanzio, un importante collegamento tra Vulcania e via Vincenzo Giuffrida, è attraversata da centinaia di auto e scooter, percorribile in entrambi i sensi di marcia. Un accorgimento a costo zero per le casse comunali, che secondo l’Amministrazione etnea e la III Municipalità, avrebbe l’obiettivo a garantire una viabilità più scorrevole in una zona caratterizzata dalla presenza di tante scuole e attività commerciali.

Purtroppo non è andata esattamente così e lo dimostrano le foto pervenute al Comitato Vulcania dai residenti e commercianti della zona.

Il nuovo piano traffico sta scatenando la rivolta dei cittadini di via Torino e dintorni, gli ultimi cambiamenti della circolazione creano troppi ingorghi nelle ore di punta. Questo è peggiorato dopo le nuove scelte per la mobilità. I cittadini hanno definito il provvedimento, adottato dai tecnici dell’Ufficio traffico urbano, ingiustificato e del tutto irrazionale tanto da provocare in via Torino e dintorni ingorghi spaventosi.

Le nuove modalità di traffico automobilistico hanno avuto ricadute anche in alcuni tratti nelle seguenti vie che incrociano la via Torino: Castorina, Brancati, Pirandello, Fusco, Quieta e Carducci.

Sulla questione interviene la presidente del Comitato, Angela Cerri: “In un quartiere come ‘Borgo-Sanzio’, che presenta una viabilità strategica per l’intera Catania, il flusso veicolare deve essere gestito in modo assolutamente accurato evitando in particolare ingorghi spaventosi soprattutto nelle ore di punta. Un intervento di questo tipo non è coerente con il codice della strada ed ha negative ripercussioni in termini di vivibilità e mobilità. Non dimentichiamo che purtroppo c’è carenza di presidi dei vigili urbani nei punti strategici o negli snodi in cui è previsto un notevole flusso di auto e scooter. La via è diventata un inferno, ci ritroviamo a una situazione peggiorata rispetto a prima. Inoltre l’aria è diventata irrespirabile, sia per le polveri che si sollevano e sia per i gas di scarico, a causa del notevole aumento di traffico veicolare e della velocità in strade strette. Chiediamo il ripristino del senso unico di marcia per esigenze non solo di vivibilità e mobilità ma anche di maggior sicurezza”.