CATANIA – La notizia della procedura di licenziamento collettivo comunicata dai curatori giudiziali di Pubbliservizi ieri sera ha causato una grande delusione tra i 333 lavoratori che avevano sperato in un’altra proroga fino a luglio prossimo. Il commissario straordinario aveva infatti richiesto un’ulteriore proroga per poter salvare il personale, come aveva confermato anche durante l’incontro in Prefettura di mercoledì scorso.
Adesso si prospetta un nuovo scenario: la costituzione rapida di un’azienda speciale o l’affidamento a bando di gara dei servizi. In pochi giorni, i curatori convocheranno l’esame congiunto e la Città Metropolitana dovrà dare forma e sostanza al nuovo soggetto che assorbirà l’intero organico di Pubbliservizi. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha assicurato l’impegno dell’amministrazione regionale e metropolitana per garantire la continuità del servizio pubblico dal 1° aprile e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Il segretario territoriale della Ugl, Giovanni Musumeci e il reggente della federazione provinciale Igiene ambientale della Ugl, Giuseppe D’Amico, hanno preso atto della decisione del Tribunale civile di Catani di non prorogare ulteriormente l’esercizio provvisorio di Pubbliservizi e di procedere applicando la normativa in vigore. Purtroppo, il licenziamento collettivo sembra inevitabile dato che la società dovrà chiudere i battenti il 31 marzo, ma i sindacalisti si augurano che il percorso di approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto della nuova realtà aziendale proceda speditamente.
La Ugl esprime piena fiducia nell’operato del presidente Schifani e del commissario Mattei, che faranno il possibile per disinnescare questa bomba sociale che potrebbe deflagrare su Catania. Questo è il momento in cui le forze sindacali e la politica dovrebbero unirsi per un unico obiettivo: dare un futuro ai 333 cittadini catanesi che hanno dato tanto a Pubbliservizi ed alla Città metropolitana. La Ugl è pronta e disponibile a discutere con i curatori ciò che prevede la legge e favorevole all’idea dell’Azienda speciale, pertanto è disponibile a confrontarsi immediatamente con l’ente metropolitano per mettere in piedi un progetto serio e credibile.