Prostituzione dentro al “Beauty & relax”: a Catania altro centro benessere “a luci rosse”. LE FOTO

Prostituzione dentro al “Beauty & relax”: a Catania altro centro benessere “a luci rosse”. LE FOTO

CATANIA – La Polizia di Stato, ieri, ha arrestato per il reato di sfruttamento della prostituzione, Luca Giuseppe Randazzo, 32enne, e Annalisa Santagati, 26enne, titolari del centro benessere “Beauty & Relax”.

I fatti sono iniziati con una precedente attività di polizia giudiziaria, a seguito della quale è emerso che, nonostante un’autorizzazione SCIA per centro benessere, intestata a Luca Giuseppe Randazzo, di fatto era gestito come luogo di prostituzione dove al cliente veniva garantito un massaggio con prestazione sessuale finale. Il costo del massaggio di 60 euro per 60 minuti, includeva anche una prestazione sessuale. Se poi il cliente desiderava la seconda massaggiatrice, il costo aggiuntivo era di 40 euro.

A seguito di attività investigativa sono stati identificati svariati clienti che, di fronte all’evidenza, hanno confermato di avere ricevuto a conclusione del massaggio una prestazione sessuale.
Un cliente, G. F., si è opposto al controllo di polizia e, per tale motivo, è stato indagato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I poliziotti, alla luce dei fatti esposti e al fine di interrompere il reato, hanno fatto accesso all’interno del centro massaggi e hanno verificato la presenza di 4 donne italiane, le quali non hanno esibito alcun titolo attestante la loro professione di massaggiatrici.


Da sinistra a destra: Luca Giuseppe Randazzo, 32enne, e Annalisa Santagati, 26enne



All’interno di uno stanzino, i poliziotti hanno anche beccato un cliente durante l’atto sessuale. Da ulteriori verifiche, si è accertato che le dipendenti percepivano per ogni massaggio, dal titolare, la somma di 10 euro. Riscontrati anche diversi reati in materia di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro (sporcizia, mancanza di spogliatoi e armadietti, mancanza di attestati di formazione), violazioni di carattere amministrativo e, infine, illeciti in materia fiscale e previdenza.

I poliziotti hanno anche sequestrato penalmente i guadagni dell’attività.

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