Secondo il Servizio di Statistica ed Analisi economica della Regione Sicilia, una famiglia siciliana media spende circa 580 euro al mese.
L’indagine del 2013, condotta su 30 comuni e circa 400 famiglie in tutta Italia, ha fatto registrare una flessione del 3% rispetto ai dati dell’anno prima e messo in mostra significativi cambiamenti nel corso del quinquennio 2008-2013, con notevoli differenze di consumi tra regioni del nord e regioni del sud.
Dallo studio è emerso che la Sicilia è la regione italiana con la spesa media più bassa rispetto a tutte le altre regioni, con un 33% in meno rispetto alla media nazionale.
Rispetto al totale speso 155 euro mensili riguardano spese non alimentari, 457 euro l’abitazione (29%), 192,42 le spese di viaggio o di trasporto, seguiti dai 106,18 euro mensili per l’acquisto di beni e servizi di vario genere e 87,27 euro per l’abbigliamento.
Tra le spese che hanno fatto registrare sensibili riduzioni ci sono quelle legate alla sanità, con un -9,8%, al tempo libero con un -9,2%, all’arredamento, agli elettrodomestici e ai servizi per la casa con un -8,3%
Aumentano, invece, di un buon 10%, le spese legate all’istruzione e all’acquisto di tabacchi.
La parte residua delle spese (circa il 27%, cioè 424,40 euro mensili), viene impiegata per l’acquisto di generi alimentari come carne, pane e cereali, patate, frutta e ortaggi, che ha fatto registrare consumi inferiori negli ultimi anni.
Nonostante tutto, però, i siciliani fanno registrare la maggior spesa alimentare di tutto il Paese, dove la media è di circa il 19,5% sul totale.
La spesa media mensile in Italia è di circa 2.353 euro principalmente destinati alle spese d’abitazione (affitti e utenze) e ai trasporti.
Si stringe un po’ la cinghia, dunque, e si fanno i conti con le difficoltà di un periodo storico non particolarmente felice.