CATANIA – Fede, giovani, comunità, cultura. La festa di Sant’Agata 2026 si snoderà attraverso un programma che manterrà al centro il credo verso la patrona di Catania, la vista della Santa riservata ai giovani e la possibilità di confermare attorno alla sua figura un senso nuovo di comunità catanese. Non solo. Sono previsti almeno due appuntamenti che uniranno le celebrazioni alla cultura: la possibilità di osservare il busto reliquiario in momenti diversi dalla festa e la visita alla cammaredda, “grande luogo che ci parla di fede e di arte insieme” ha spiegato l’Arcivescovo Renna.
Durante la conferenza stampa di presentazione del programma agatino 2026, organizzata a Palazzo dei Vescovi, monsignor Luigi Renna, insieme al sindaco di Catania Enrico Trantino e i responsabili dei festeggiamenti dell’Arcidiocesi e del Comune, hanno raccontato nel dettaglio principi e appuntamenti che Catania vivrà a partire da fine gennaio. Durante il suo discorso l’Arcivescovo di Catania è tornato a fare riferimento all’azzeramento della associazioni agatine, facendo un appello ai fedeli.
Sant’Agata 2026. Renna: “Uomini e donne di buona volontà si iscrivano alle associazioni”
“Non restiamo a guardare dal balcone, come ci ha ricordato Papa Francesco. Chi vuole, si iscriva alle associazioni agatine, sapendo che non ho disposto il commissariamento per distruggere, ma per migliorare”. Sono le parole con cui l’Arcivescovo di Catania ha chiesto ai fedele di rifondare con nuove iscrizioni le associazioni agatine azzerate alla fine dello scorso novembre. Renna ha apprezzato i complimenti ricevuti dai fedeli per la decisione, ricordato la vecchia condizione in cui operavano i gruppi, ma anche chiesto nuove iscrizioni. “Molti mi hanno stretto la mano, si sono complimentati per la scelta che ho fatto. Io li ringrazio, ma che potrò fare di questi complementi se uomini e donne di buona volontà non si iscrivono alle associazioni agatine e non contribuiscono a rinnovarle dal di dentro? Non potrò accettare dei complimenti se non ci si mette in prima persona”.
Il programma della Festa di Sant’Agata 2026
Le celebrazioni agatine 2026 si svolgeranno dal 30 gennaio al 12 febbraio, con un fitto calendario liturgico in Cattedrale e le tradizionali processioni che coinvolgeranno l’intera città.
30 gennaio – 2 febbraio: Triduo di preparazione
Il programma apre con il Triduo solenne in Cattedrale, caratterizzato da celebrazioni quotidiane dedicate a forze armate, associazioni, donne operate al seno e vittime di violenza.
Il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, si svolgerà la benedizione delle candele alla Badia di Sant’Agata e la successiva processione verso la Cattedrale per la Messa con il rinnovo dei voti degli istituti di vita consacrata.
3 febbraio: Offerta della cera
Alle 12 partirà dalla chiesa di Sant’Agata alla Fornace la processione dell’offerta della cera con la partecipazione di autorità civili, militari e religiose, seguita dal solenne Te Deum in Cattedrale.
4 febbraio: Messa dell’Aurora e primo giro
Dalle prime ore del mattino è previsto l’ingresso dei fedeli e la possibilità di confessarsi.
Alle 6 verrà celebrata la Messa dell’Aurora, cui seguirà la tradizionale uscita delle Reliquie da Porta Uzeda e l’inizio della lunga processione che toccherà piazza dei Martiri, piazza Carlo Alberto, piazza Stesicoro (dove l’arcivescovo rivolgerà il messaggio alla città) e Sant’Agata la Vetere, per poi rientrare in piazza Duomo in tarda serata.
5 febbraio: Solennità di Sant’Agata e secondo giro
La mattina sarà dedicata ai riti istituzionali e al Pontificale presieduto dal cardinale Mario Grech in Cattedrale.
Nel pomeriggio, alle 17, partirà la seconda processione delle Reliquie lungo via Etnea, piazza Cavour, via Caronda, via Sangiuliano e via Crociferi, con vari omaggi floreali delle comunità religiose e dei quartieri.
Il rientro in Cattedrale prevede un momento di ringraziamento conclusivo.
6-7 febbraio: Messe al Sant’Agata
In Duomo continueranno le celebrazioni con tre Messe quotidiane presso l’altare della Santa.
9-11 febbraio: Ostensione straordinaria
Per tre giorni sarà possibile visitare il sacello di Sant’Agata, con l’esposizione delle Reliquie e un percorso dedicato in particolare agli studenti, aperto dalle 9 alle 18.
12 febbraio: Chiusura delle celebrazioni
La giornata prevede numerose Messe, l’esposizione delle Reliquie e la possibilità di venerarle in cappella.
Alle 19 la Messa solenne presieduta dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, seguita da una processione conclusiva in piazza Duomo, chiuderà ufficialmente l’edizione 2026.



