Procura di Catania: in Libia omicidio di massa

Procura di Catania: in Libia omicidio di massa

CATANIA – L’intento era preciso: volevano farli annegare… e ci sono riusciti. E’ questo l’orientamento della Procura di Catania, coordinata dal procuratore capo Giovanni Salvi,  che ha aperto un’inchiesta dopo la morte degli oltre 400 migranti al largo delle coste libiche.

Dalle prime indagini il natante a bordo del quale i clandestini speravano di raggiungere l’Italia, è stato speronato volontariamente da parte di un’altra imbarcazione.

Ma per quale motivo? Perché i migranti e l’equipaggio si sarebbero rifiutati di spostarsi su un’altra nave dalla grandezza inadeguata a reggere il numero dei passeggeri.

Per capire i contorni della vicenda stanno collaborando la squadra mobile di Ragusa, la SCO con l’autorità giudiziaria e le polizie egiziana, greca e maltese.

Si sta cercando, inoltre, di capire con certezza il punto in cui la barca sia affondata per tentare di recuperare le salme che al momento sono disperse.

A fornire particolari rilevanti per le indagini sono i migranti stessi che collaborando aiutano a far luce su questo assassinio di massa.