CATANIA – Si sono svolte nel pomeriggio di venerdì 10 maggio nel salone del Seminario Arcivescovile di Catania le premiazioni del concorso per gli studenti delle scuole organizzato dalla Serra Club Italia.
Tra i tanti Istituti che hanno partecipato, non poteva certo mancare la presenza del Liceo Spedalieri di Catania, Diretto dalla Prof.ssa Vincenza Ciraldo, che, tra i tanti elaborati inviati, ha conquistato il primo premio per gli studenti Simone Celano e Giuseppe Cucuzza della classe 2 G. Gli studenti erano accompagnati dalle professoresse A. Aiello e G. Sciarrotta.
Hanno partecipato alla cerimonia di premiazione e ritirato le attestazioni e i premi del concorso il cui tema era “Essere per l’altro” organizzato dal Serra Club Italia con lo scopo di stimolare i giovani a riflettere sui valori portanti della società civile.
Nel loro elaborato, i ragazzi del Liceo, si sono espressi attraverso il racconto di numerose esperienze personali: come l’accoglienza di un compagno di classe proveniente dall’Ucraina, l’adozione a distanza di un bimbo, la partecipazione ad iniziative di solidarietà, l’aiuto nei compiti che settimanalmente offrono a ragazzini svantaggiati.
I due studenti hanno eccellentemente mostrato che, anche in una società in cui spesso le azioni sono strumentalizzate, in cui si dà solo per ricevere, anche i più giovani possono dare il proprio contributo per realizzare una società migliore, accogliente e solidale.
Una menzione speciale, inoltre, è stata attribuita anche agli studenti Blancato Vincenzo, Botta Sara, La Spina Sofia e Ventura Manuela della classe 1 H, che hanno realizzato un breve cortometraggio sulla bellissima esperienza nata dalla loro disponibilità a mettersi al servizio di chi ha bisogno.
Il Liceo Spedalieri continua a stupire per la formazione e la preparazione che offre ai propri studenti, pronti sempre a mettersi in gioco e con delle genialità indiscutibili, ampliando quella citazione di Pierre De Guberten che dice: “L’importante è partecipare”.
Gli studenti dello Liceo Spedalieri rispondono “…ma è anche più bello vincere”.
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