Prese in affitto sotto falso nome un terreno per coltivare 160 piante di marijuana. Arrestato latitante catanese. IL VIDEO

Prese in affitto sotto falso nome un terreno per coltivare 160 piante di marijuana. Arrestato latitante catanese. IL VIDEO

NICOSIA – Nella tarda mattinata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Nicosia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Enna, hanno arrestato il latitante 45enne, pluripregiudicato, Antonio Consoli di Catania, poiché ritenuto responsabile di detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sostituzione di persona, contraffazione e ricettazione.

I fatti per i quali Consoli è stato raggiunto dall’ordinanza risalgono allo scorso 11 agosto, quando i carabinieri di Nicosia arrestarono, in flagranza di reato, nella contrada Vallone di Fontana Murata del Comune di Centuripe, due coniugi catanesi Alfio D’Antoni, 42 anni pregiudicato, e la moglie Corradina Saitta, 42 anni, all’interno di una piantagione ove erano interrate 160 piante di cannabis.

consoli

Antonio Consoli

Nel corso delle successive indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Enna, Stefania Leonte, è stato accertato che il terreno dove si trovava la piantagione era stato preso in affitto con regolare contratto da Consoli che, per assicurarsi l’impunità della coltivazione di stupefacente, utilizzando una carta d’identità rubata, si spacciò per un’altra persona col proprietario dell’appezzamento.

Dopo essersi sottratto alla cattura i primi giorni di febbraio, l’uomo è stato braccato dai carabinieri che negli ultimi 15 giorni hanno pedinato tutti i familiari fino a quando, ieri mattina, non lo hanno individuato a bordo di un’auto percorrere la stradale San Giorgio di Catania e quindi bloccato.

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Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria. A seguito di analisi specifiche è stato accertato che il peso complessivo dello stupefacente sequestrato, nel mese di agosto, avrebbe fruttato oltre 800 kg. di sostanza, corrispondente a circa 34mila dosi medie singole.